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Июль
2024

Ischia, 32enne ucraina trovata morta dopo ore di agonia in un dirupo: fermato il convivente russo per maltrattamenti

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Un’agonia terribile, durata ore. Interminabili ore in cui la donna, malgrado fosse ferita e dolorante, ha disperatamente insistito a chiedere aiuto via telefono – con messaggi in chat e telefonate –. Tutto, sembra, ignorato dal compagno. È morta così, tra sofferenze e incredulità che suscita uno sgomento inenarrabile, Marta Maria Ohryzko, 32enne ucraina ritrovata senza vita domenica mattina dai carabinieri della stazione di Barano di Ischia, nella zona del Vatoliere.

Quando i militari sono arrivati sul posto, impervio e spettrale, il corpo senza vita della donna giaceva in una scarpata a breve distanza dalla roulotte in cui abitava con il convivente, che ha allertato i soccorsi. Ma che in un secondo momento militari dell’arma e pm della sezione “fasce deboli” della Procura di Napoli hanno sottoposto a fermo con l’accusa di maltrattamenti.

Ischia, 32enne ucraina trovata morta in fondo a una scarpata: il compagno ha ignorato le richieste d’aiuto?

La vicenda, agghiacciante e macabra dati i risvolti che stanno emergendo, ha anche in sé aspetti di rilevanza sociale non trascurabili: a partire dal fatto che i due coniugi al centro del caso, sono un 41enne russo, lui; e una 32enne ucraina, lei… L’Ansa, nel suo esaustivo servizio sulle indagini, fa sapere che gli inquirenti avevano interrogato l’uomo a lungo in caserma, quando poi è arrivato l’ordine di fermo per il russo accusato di maltrattamenti. E che sul corpo della donna sono state trovate lesioni che potrebbero essere frutto della caduta, ma per cui non si esclude al momento anche l’ipotesi di percosse inferte precedentemente.

Le indagini sul caso sono ancora in pieno svolgimento. Indagini che, al momento, partono dal fermo per maltrattamenti del compagno della 32enne trovata morta in un dirupo a Barano d’Ischia.

Sul corpo della vittima segni di percosse: fermato per maltrattamenti il convivente russo

Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti al lavoro sul caso, l’uomo l’avrebbe aggredita più volte negli anni scorsi. Così, proprio mentre si indaga sulla morte della 32enne ucraina e sulla dinamica degli eventi, è arrivata già una prima svolta nelle indagini sul giallo: la Procura di Napoli ha disposto il fermo per maltrattamenti nei confronti del compagno 41enne di nazionalità russa. E a dare seguito all’ordinanza, hanno provveduto i carabinieri della compagnia di Ischia, al termine di un lungo interrogatorio nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Marta Maria Ohryzko. Una morte violenta, arrivata dopo ore di atroce agonia. E disperate richieste d’aiuto, rimaste inascoltate…

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