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Июль
2024

Palazzo Poerio Papadopoli, tutto sulla dimora storica al centro dell’inchiesta a Venezia

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Chiunque, una volta arrivato in piazzale Roma a Venezia, è passato a fianco a palazzo Poerio Papadopoli, la dimora storica al centro prima della vendita tra Comune di Venezia e l’imprenditore di Singapore Ching Chiat Kwong e ora dell’inchiesta della Procura di Venezia.

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Palazzo Poerio Papadopoli (conosciuto anche come palazzo Foresti Papadopoli), nel sestiere di Santa Croce, è affacciato sul canale dei Tolentini, tra Palazzo Condulmer e l'Hotel Papadopoli. Per raggiungerlo da piazzale Roma, basta attraversare i giardini Papadopoli e superare l’omonimo ponte.

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Nel 2010 è stato dichiarato bene di interesse culturale dal Ministero.

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Dal Cinquecento a oggi

Si tratta di un palazzo cinquecentesco, rimaneggiato nel ‘700 e con gli ultimi restauri databili al XX secolo. Di gusto classico, ha una superficie di circa 1.855 mq.

Palazzo Papadopoli o Poerio – come si legge nella relazione sul sito del Comune di Venezia – presenta due prospetti architettonicamente ben delineati: uno a est a carattere più urbano che si affaccia su Rio dei Tolentini e guarda la facciata dell'omonima Chiesa, e l'altro ad ovest con affaccio sul giardino pertinenziale.

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Le due facciate, pur presentando elementi architettonici differenti, hanno in comune la ricerca della simmetria che rispecchia l'impianto tripartito al suo interno.

Il fianco nord, che prospetta sul passaggio pedonale che attraversa i Giardini Papadopoli, è congiunto al vicino hotel da un portico. Il palazzo si sviluppa su due piani, oltre ad un piano ammezzato e ad un sottotetto.

La scheda dettagliata

Ecco la scheda dettagliata su palazzo Poerio Papadopoli presente nel sito del Comune di Venezia.

Come leggere il documento. Cliccando sul simbolo in alto a destra si può aprire il documento a tutto schermo e leggerlo con maggiore comodità; è possibile anche usare la lente in basso per lo zoom in o lo zoom out, ossia per allargare o restringere la visualizzazione.

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Dimora, scuola e poi sede dei vigili

Nei primi anni del Novecento viene firmato l’atto notarile con cui il conte Papadopoli cedette il palazzo al Comune di Venezia. Poco più tardi il giardino della dimora storica venne ridotto a causa della realizzazione del rio Novo e del vicino Hotel Papadopoli.

Il palazzo venne adattato ad uso scolastico e il 19 dicembre 1921 venne qui inaugurata la Scuola elementare femminile, in seguito intitolata ad Alessandro Poerio. L’emorragia demografica in centro storico impose successivamente la chiusura della scuola che diventò quindi la sede del comando della Polizia municipale di Venezia.

Arriviamo ai giorni nostri. Nel 2018 il palazzo viene messo in vendita e la Polizia municipale un anno dopo si trasferisce al Tronchetto, nella nuova caserma che nel frattempo è stata costruita.

La vendita

E’ il 2018 quando l’imprenditore di Singapore Ching Chiat Kwong e la sua società Fortune Oxley srl, (che avevano già acquistato Palazzo Donà per farne un altro albergo e iniziavano a manifestare interesse anche sull’area dei Pili) acquistano il palazzo con l’offerta irrevocabile di 10,8 milioni di euro.

L’edificio era già stato inserito nel Piano delle alienazioni immobiliari dell’anno 2017 dal Comune, che aveva provato a venderlo senza successo in precedenza per 14 milioni di euro, ribassando poi il prezzo.

L’avvio della procedura di alienazione era avvenuta con l’avvallo della Commissione regionale per il patrimonio culturale del Veneto nell’ottobre del 2017.