Come non fallire al primo appuntamento? “No alle battute ironiche, meglio essere diretti”: ecco i segreti preziosi svelati dagli psicologi del Daily Mail
In un’epoca segnata dalle conoscenze online e dalle relazioni virtuali che, purtroppo, muoiono in Rete a causa dell’alto tasso di “ghosting”, ossia di farsi nebbia per non incontrarsi dal vivo, c’è ancora chi preferisce i “vecchi metodi”. Conoscersi di presenza sembra ormai legato ad altri tempi eppure forse ci si è dimenticati che è il modo più “naturale” e bello per condividere un percorso assieme, anche solo per pochi minuti. Dunque per “attaccare bottone”, come si diceva una volta, servono però dei piccoli accorgimenti. Ci pensano gli psicologi, interpellati dal Daily Mail, a far chiarezza su alcuni punti e per evitare di fallire al primo appuntamento.
Gli esperti hanno spiegato quali sono le battute con il più alto tasso di successo e quelle che più probabilmente segneranno la fuga del possibile flirt. Le persone che ha usato una frase piuttosto che un’altra per presentarsi a uno sconosciuto o hanno successo subito o falliscono miseramente. Basta così poco? Sì, basta poco.
Anzitutto meglio adottare un approccio “sottile” ed galante: “Sei davvero carino/a, posso offrirti da bere?”. È preferibile pronunciare una frase così che esordire con una battuta “ad effetto” che potrebbe avere un effetto contrario” perché si darebbe l’impressione di sembrare persone poco intelligenti o inaffidabili.
Gli psicologi hanno stabilito che esistono tre tipi di battute che le persone usano per attirare l’attenzione: diretta, sottile o comica. Tuttavia, essere diretti si è rivelato il metodo più efficace. “Che dici? Prendiamo un caffè” o “ti vorrei conoscere”, dimostrano che si è più interessati a trovare un partner. Le battute più efficaci dipendono dal tipo di connessione che la persona con cui stai parlando sta cercando, se si spera in una relazione a breve o a lungo termine.
Poi esistono altri piani di approccio, preferibili, se si è in un bar e si nota che la persona sta leggendo un libro: “Cosa stai leggendo, che ne pensi?”. Evitare come la peste le frasi: “Ci siamo incontrati? Perché assomigli alla mia prossima ragazza” oppure “Ti sei fatta male quando sei caduta dal Paradiso?”.
Il senso è che l’approccio diretto e gentile è sempre preferibile perché, secondo gli esperti della Saint Mary’s University in uno studio del 2020, “sia gli uomini che le donne, sono percepiti come i più simpatici e responsabili, oltre che i meno egoisti”.
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