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Июль
2024

Travolto dall’auto mentre è in bicicletta, muore due giorni dopo

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UDINE. È morto due giorni dopo essere stato investito da una minicar, a Paderno, mentre era in sella alla sua bicicletta.

Rosario Sabbadini, 66 anni, residente nel quartiere, non ce l’ha fatta: nonostante le cure dei medici è mancato nella serata di lunedì 15 luglio nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, dove era stato portato, in gravi condizioni, subito dopo l’incidente in cui era stato coinvolto nella mattinata di sabato 13 luglio.

Rosario Sabbadini, che non era sposato e non aveva figli, lascia la mamma ultranovantenne con la quale abitava e di cui si prendeva quotidianamente cura.

L’incidente si era verificato sabato 13 luglio, attorno alle 7.15, sulla rotonda tra viale Vat, via Gorizia e via Monte Festa.

Stando ai primi accertamenti compiuti dai vigili urbani, intervenuti per effettuare i rilievi, il 66enne si trovava proprio sulla rotonda e, mentre procedeva in direzione di via Gorizia, da viale Vat era spuntata la minicar, guidata da un 76enne residente in città.

L’anziano aveva, sulla base di una iniziale ricostruzione dell’incidente, invaso la rotonda proprio nel momento in cui stava transitando il ciclista e lo aveva colpito in pieno.

L’impatto era stato tanto violento da far sbalzare Sabbadini prima sul parabrezza del mezzo, quindi a terra a diversi metri di distanza. La minicar aveva fermato la sua corsa, forse per lo choc dell’anziano conducente, solo diversi metri dopo, sul marciapiede subito oltre l’uscita per via Gorizia, trascinando con sé il ciclista.

Il 66enne era poi rimasto sull’asfalto, accasciato a terra privo di conoscenza.

L’avevano trovato così gli agenti della polizia municipale di Udine, che erano intervenuti sul posto poco dopo il sinistro per effettuare i rilievi.

Soccorso dal personale sanitario inviato dalla centrale Sores, Rosario Sabbadini era subito apparso in gravi condizioni.

Era stato trasferito, in ambulanza, all’ospedale cittadino, dove era stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva.

Ma le sue ferite e i traumi subiti (in particolare un violentissimo trauma cranico) avevano fin dall’inizio evidenziato una situazione sanitaria molto critica che i medici, in seguito, avevano cercato in ogni modo di contrastare. Fino a lunedì 15 luglio quando, attorno alle 19, Sabbadini è purtroppo deceduto.