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Июль
2024

Connessione 5G per rendere più sicure le autostrade tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia

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Richiederà dai nove mesi a un anno di lavori, per una spesa stimata di 5,3-5,4 milioni di euro. Ma la connessione in 5G lungo le principali arterie autostradali che connettono il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia non soltanto è perfettamente realizzabile, ma porterà anche grandi vantaggi per la sicurezza stradale, la gestione del traffico e dei flussi di merci. E, in un futuro forse non troppo lontano, anche sul fronte delle vetture a guida autonoma o comunque assistita.

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Sono i principali risultati illustrati lunedì, all’Università di Trieste, nel corso dell’evento conclusivo del progetto 5G-Sitacor, che ha visto anche la partecipazione della ministra per la Trasformazione digitale della Repubblica di Slovenia Emilija Stojmenova Duh.

5G-Sitacor è stato uno studio di fattibilità sulla diffusione del 5G lungo i corridoi transfrontalieri tra la nostra regione e la Slovenia. Co-finanziato dall’Unione europea al 50%, il progetto ha avuto un costo complessivo di 685 mila euro ed è durato sei mesi.

Lo studio si è concentrato su più di 275 chilometri di autostrade, a partire da quelle del corridoio Mediterraneo e del corridoio Baltico-Adriatico lungo le sezioni della rete transeuropea dei trasporti (Ten-T).

Le tratte

Le tratte coperte sono Udine Nord - Palmanova (27 km), Latisana - Fernetti e Fernetti - Sezana (102 km), Fernetti - Sezana - Divaca (16 Km), Fernetti - Koper passando per Trieste (36 km), Koper - Divaca - Postojna (57 km) e Villesse - Gorizia - Nova Gorica - Razdrto (62 km).

I partner

E i nove partner coinvolti rappresentano anche i principali stakeholder del progetto: la Regione Fvg come coordinatore, l’operatore di telecomunicazioni Retelit, Telekom Slovenije, Anas e Autostrade Alto Adriatico, Dars, il gestore di autostrade e superstrade in Slovenia, il Porto di Capodistria, e le due Università di Trieste e di Lubiana, che si sono occupate rispettivamente della sicurezza della rete tramite l’impiego di tecnologie di comunicazione quantistica e dell’individuazione dei diversi casi d’uso per questa nuova infrastruttura digitale.

«Il progetto nasce per migliorare la copertura e la qualità della connettività nei corridoi identificati - ha spiegato l’assessore regionale ai Sistemi informativi Sebastiano Callari -, caratterizzati da territorio con aree urbane e disabitate, montagne e tunnel; traffico intenso; presenza di porti da connettere alle infrastrutture stradali. Quello odierno è un importante passo per costruire ulteriori progetti, grazie alla presenza di infrastrutture abilitanti, sulle quali potranno essere attivati servizi evoluti a beneficio di cittadini e imprese».

«Con questo progetto abbiamo già creato la compagine di stakeholder necessaria per passare alla fase successiva - riassume Andrea Buttol, project manager di 5G-Sitacor e a capo del settore per le telecomunicazioni e il 5G della Regione -: dopo questo studio di fattibilità infatti, speriamo entro fine anno, dovrebbe uscire una nuova call europea per lo svolgimento dei lavori» e l’auspicio è ovviamente di ottenere in quella sede parte dei fondi necessari.

Ma quali sono i vantaggi di avere una rete 5G nell’area transfrontaliera? «In un futuro in cui le auto saranno a guida autonoma sarà fondamentale avere una connessione rapida, sicura e che offra continuità anche ai confini, nonostante il roaming - spiega Buttol -. Più in generale, tutto il discorso legato alla sicurezza stradale necessita di un sistema veloce e ultraconnesso in cui, grazie al dialogo continuo tra le sue componenti, sia possibile, magari con l’impiego dell’Intelligenza artificiale, prevedere in anticipo situazioni di pericolo. Anche per i porti si tratta di un’infrastruttura di grande utilità, soprattutto in ottica futura, quando la movimentazione dei container sarà completamente automatizzata».