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Июль
2024

Treviso, gattina sbranata e uccisa da un rottweiler nel parcheggio di un residence

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Capita che in un tranquillo pomeriggio d’estate, un Rottweiler a passeggio sbrani una gattina davanti ad un parco pubblico, e che il padrone del cane, incurante dell’accaduto, se la svigni come nulla fosse. È successo venerdì 12 luglio verso le 17 nel parcheggio esterno del residence Ca’ del Parco, tra via Piave e via Cavalleggeri Treviso, vicino all’ingresso di un piccolo parco di pertinenza della struttura ma ad uso pubblico, accanto alla prima palazzina del complesso.

La gatta, di nome Nina con tanto di collarino identificativo, è stata soccorsa da un testimone della scena e portata d’urgenza alla clinica veterinaria San Francesco, ma nonostante il delicato intervento chirurgico sia riuscito, dopo giorni di terapia intensiva, è morta a causa delle lacerazioni interne dovute al morso.

«Il testimone - racconta la proprietaria di Nina - mi ha detto che l’uomo a spasso con il Rottweiler non si era accorto di nulla, nonostante il cane abbia trascinato Nina per alcuni metri, perché chiacchierava al cellulare, incurante che il guinzaglio tirasse dietro di lui. Quando il testimone è intervenuto per soccorrere la gattina, il padrone del cane si è allontanato».

Una sorta di pirata degli animali domestici, che invece di rispondere della propria eventuale responsabilità, ha fatto perdere le sue tracce.

«Nina è una beniamina di Ca’ del Parco – continua la proprietaria – tutti la conoscono, e infatti una vicina che rientrava a casa si è accorta che era lei ed è venuta subito ad avvertirmi. Siamo sconvolti dall’aggressione, ma soprattutto dal comportamento del padrone del cane che, invece di soccorrere la gatta e manifestarsi, è andato via».

Il caso è stato segnalato sia ai carabinieri che alla polizia locale, che hanno consigliato alla proprietaria di Nina di rivolgersi alla Ulss 2, ente detentore dei codici dei microchip degli animali domestici della città.

Molti cani, soprattutto se di razze particolarmente aggressive, oltre ad essere microchippati sono anche assicurati, ma l’apertura della polizza non è dovuta per legge, e forse il Rottweiler in questione non lo era, questo spiegherebbe l’allontanamento del padrone.

«Purtroppo non si hanno altre informazioni – chiude la proprietaria di Nina – il Rottweiler non è conosciuto in zona e pare non si sia più visto nei dintorni. Era al guinzaglio, ma quando si tratta di cani come questo, bisognerebbe che ci fosse anche una vigilanza costante da parte del padrone, questa feroce e mortale aggressione si sarebbe potuta evitare con maggior attenzione».