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Июль
2024

Pavia, arsenico e metalli sotto la discarica di Montebellino. La Provincia: «Asm verifichi»

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PAVIA. Nell’area sotto l’impianto di Asm Pavia a Montebellino ci sono inquinanti arrivati fino alla falda, per questo la Provincia ha imposto «controlli continui anche nei prossimi anni per verificare lo stato di salute della falda» alla società controllata dal Comune. Inquinamento dovuto ad arsenico, ferro e manganese che è emerso dai rilevatori fissi presenti nell’area di Montebellino. Addirittura il manganese è stato trovato con valori superiori oltre 20 volte la soglia di legge.

Sforamenti emersi negli ultimi cinque anni e che hanno portato all’apertura di un’indagine dell’ufficio Ambiente della Provincia di Pavia. A provare a dare una spiegazione, con una nota di fine giugno, è stato anche il Comune di Pavia ente che controlla Asm: «L’area oggetto di indagine risulta aver sempre fatto parte del complesso industriale di Asm - spiegano dagli uffici comunali - Tra l’altro l’ impianto di Montebellino è sempre stato operante nel settore del recupero di rifiuti speciali e urbani». Dagli uffici comunali emerge anche che la «presenza dei contaminanti è stata riscontrata sia nei rilevatori di valle, sia in quelli di monte e, in generale, la situazione può essere riconducibile alla diffusione dei contaminanti rilevati nelle falde acquifere della zone. Inoltre a seguito di verifiche degli uffici non sono note, nella zona, altre attività produttive potenzialmente contaminanti». In ogni caso Asm e Comune hanno garantito che i controlli continueranno anche in futuro. L’acqua di falda, va ricordato, non finisce nella rete che poi la distribuisce nelle case.

I valori

In particolare l’inquinante più riscontrato è stato il manganese, come succede in diversi punti dalla falda acquifera della zona, con valori anche superiori a 1000 milligrammi per litro d’acqua quando il limite è di 50.« In generale la situazione è riconducibile alla nota diffusione di contaminanti nella prima falda acquifera della zona, prova ne è il fatto che il piezometro di monte mostri costantemente per il manganese valori molto elevato - spiegano dall’ufficio Ambiente della Provincia -. In linea con il quadro generale di inquinamento delle falde acquifera nell'area pavese, si evidenziano nei piezometri presenti nell'impianto di Montebellino concentrazioni di manganese e talvolta di arsenico e ferro superiori ai limiti previsti».

Per l’ufficio ambiente della Provincia, comunque, Asm Pavia non è responsabile dell’inquinamento. «Non è stato possibile individuare i responsabili - conclude l’indagine della Provincia -. Sia per il fatto che nella maggior parte delle campagne di analisi il piezometro di monte idrogeologico è risultato più inquinato di quelli di valle, sia per la nota contaminazione diffusa della prima falda acquifera in questa zona geografica del territorio pavese».

Le altre zone inquinate

La falda acquifera inquinata non è presente solo sotto Montebellino. Acqua che comunque non finisce nella rete idrica dell’acquedotto, se non dopo la depurazione. In parallelo all’indagine della Provincia sull’area di Montebellino, è stato riscontrato inquinamento da manganese anche all’ex Landini in Borgo. Così come sotto un capannone di via Pavesi a Mirabello.