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Июль
2024

Fuochi d’artificio sulla folla, il titolare della ditta: «Non riesco a capacitarmi»

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«Non mi capacito di cosa possa essere successo. Sto male per quanto accaduto, chiedo scusa a tutti. Vorrei essermi ferito io al posto degli spettatori».

Luciano Gardin, titolare della ditta specializzata in spettacoli pirotecnici Pirolux di Padova, non trova una spiegazione all’incidente capitato domenica notte alla sagra di Malamocco che ha provocato una dozzina di feriti a causa di bruciature ed ustioni, e tanto spavento tra i partecipanti a una delle feste più attese dell’estate veneziana.

Alla seconda partecipazione alla sagra di Malamocco, Gardin svolge da cinquant’anni il lavoro di fochista. Una passione di famiglia, arrivata ormai alla terza generazione.

Il 15 luglio, il titolare della Pirolux ha passato l’intera giornata a fornire spiegazioni ai vigili del fuoco e ai carabinieri che stanno cercando di capire cosa sia andato storto nelle fasi centrali dello spettacolo.

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Gardin, partiamo dalla fine: lo spettacolo era a norma?

«Tutto assolutamente a norma, anche le forze dell’ordine e i vigili del fuoco non hanno avuto nulla da eccepire. La chiatta era perfettamente ancorata e posizionata nel posto prestabilito. I fuochi utilizzati, calibro 75, richiedono una distanza di sicurezza minima di 100 metri. Tra il molo e la piattaforma c’erano ben 256 metri di distanza».

Eppure qualcosa dev’essere successo...

«Non me lo so spiegare. Ci sono rimasto di sasso, è successo qualcosa che non mi sarei mai aspettato: un fuoco d’artificio che rimbalza sull’acqua e colpisce la folla. Qualcosa che non mi è mai capitato in cinquant’anni di mestiere. È proprio vero quello che dicono: ciò che non ti capita in una vita intera ti può succedere in un attimo».

Per come è andata, i danni ai partecipanti potevano essere ben peggiori vista la velocità dei frammenti incandescenti e l’entità degli scoppi.

«Sì, poteva andare peggio decisamente. Evidentemente qualche articolo era difettoso e non ha funzionato come doveva».

Ora cosa succede?

«Ci sto male. Quella per il mio lavoro è una passione. Non me lo perdono, ma sono tranquillo perché tutte le misure di sicurezza sono state prese. La nostra assicurazione, comunque, è già stata contattata. A loro sarà fornita la lista dei feriti».

In molti si sono chiesti come mai, nonostante l’incidente, lo spettacolo non sia stato interrotto anticipatamente ma anzi sia durato per qualche minuto dopo che era già scoppiato il panico.

«Non si poteva interrompere. Questi spettacoli sono fatti in batteria, una volta che parte deve finire. A quella distanza, non si poteva intervenire».

Cosa si sente di dire alle persone rimaste ferite?

«In cinquant’anni di lavoro, mai mi era capitata una cosa simile. Chiedo scusa a tutti, vorrei essermi ferito io al posto loro».