ru24.pro
World News
Июль
2024

Appalti e corruzione a Venezia, tutti i nomi degli indagati e degli arrestati

0

Terremoto giudiziario a Venezia per una vasta operazione della guardia di finanza, coordinata dalla procura di Venezia, che riguarda amministratori pubblici, funzionari e imprenditori.

Decine le perquisizioni in corso dalla mattinata.

Il nome più noto coinvolto nell’inchiesta è quello dell’assessore comunale della giunta Brugnaro Renato Boraso, destinatario di misura cautelare in carcere per una lunga serie di episodi, ma i pubblici ministeri Roberto Terzo e Federica Baccaglini hanno chiesto misure cautelari nei confronti di altre 17 persone, solo in parte accettate dal gip Alberto Scaramuzza. Oltre a Boraso in carcere è finito l’imprenditore edile della Riviera del Brenta Fabrizio Ormenese.

L’assessore Boraso accusato di corruzione

Boraso, assessore alla Mobilità e ai Trasporti e, nella precedente giunta Brugnaro, anche al Patrimonio, è accusato dalla procura di Venezia di corruzione per la cessione di Palazzo Papadopoli per aver fatto scendere il valore del Palazzo da 14 milioni a poco più di 10 milioni, prezzo ritenuto vantaggioso per Ching Chiat Kwong, imprenditore interessato all’acquisto che era intenzionato anche a comprare l’area dei Pili – anche se poi l’acquisto non si concretizzò - di proprietà delle società del sindaco Luigi Brugnaro.

Per aver fatto ribassare il prezzo, secondo l’accusa, Boraso avrebbe ottenuto 73.200 euro, sotto forma di consulenza, alla società Stella Consulting, di proprietà dello stesso Boraso e della moglie.

[[ge:gnn:nuovavenezia:14479595]]

«Una consulenza in realtà mai eseguita», secondo le indagini della procura di Venezia. Per ostacolare la “provenienza delittuosa” delle somma – sempre secondo le indagini della procura di Venezia - Boraso avrebbe poi trasferito parte di questa somma ad altre sue società, come ad esempio la “Boraso Agricola”.

Chi è l’assessore della giunta Brugnaro finito in carcere

Renato Boraso è assessore del Comune di Venezia con delega alla mobilità, viabilità e infrastrutture stradali, oltre che all’agricoltura. Consulente aziendale mestrino, 54enne, è stato riconfermato alle elezioni comunali del 2020 con la lista Luigi Brugnaro sindaco, dopo un mandato come assessore ai trasporti. L’ impegno politico dell’ex Forza Italia affonda le proprie radici negli anni ‘90: nel 1993 inizia la propria attività come consigliere dicircoscrizione; dal 1997 è sempre stato eletto consigliere comunale; nel 2005 è stato consigliere anziano e dal 2005 al 2010 Presidente del Consiglio Comunale. Dal 2010 al 2014 Presidente Commissione Bilancio.

L’operazione Park 4.0

Tra gli altri episodi contestati a Boraso c’è l’operazione Park 4.0, ovvero la realizzazione di un parcheggio all’ingresso dell’aeroporto Marco Polo di Venezia. Secondo l’accusa Boraso avrebbe intascato, nel gennaio del 2015, 80 mila euro dall’imprenditore Nievo Benetazzo per aver presentato una modifica del piano regolatore e aver realizzato altri passaggi che avrebbero permesso la realizzazione del parcheggio.

Gli appalti Actv: indagato il direttore generale

L’indagine della procura di Venezia è molto vasta e riguarda, tra le altre cose, anche una serie di appalti relativi ad Actv per i quali i pm avevano chiesto una misura restrittiva anche nei confronti del direttore generale Giovanni Seno, richiesta rigettata dal gip. Seno resta comunque indagato.

Tutte le misure cautelari

Tra le altre misure disposte dal giudice Alberto Scaramuzza, nella cornice dei diversi fatti indagati dalla procura di Venezia, ci sono gli arresti domiciliari per Matteo Volpato, Fabrizio Salis, Alessandra Bolognin, Daniele Brichese, Francesco Gislon, Carlotta Gislon e Marco Rossini.

L’interdizione totale per dodici mesi dall’esercizio di imprese e di uffici direttivi di persone giuridiche e di imprese riguarda invece Gaetano Castellano, Stefano Comelato, Helio Constantini, Francesco Piccolo, Sergio Pizzolato e Stefano Pizzolato.