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Июль
2024

Calici ad Agliè cresce ancora 1.600 partecipanti sabato sera

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AGLIÈ. Gusto è cultura: il titolo della 9ª edizione di Calici coglie l’essenza dell’importante evento del Festival della reciprocità di Tre terre Canavesane, andato in scena lo scorso fine settimana ad Agliè. Sono le 19.30 di sabato 13 quando Calici alza il sipario sulla serata dedicata alla valorizzazione dell’enogastronomia del territorio, che ha fatto registrare 1.600 presenze, in crescita rispetto al passato.

Tra i partecipanti molti i giovani arrivati da Torino e Milano, anche per seguire il concerto ska -reggae dei Bluebeaters . «Non una sagra- dice il direttore artistico Daniele Lucca, che creò l’evento 9 anni fa - ma una degustazione di alto livello che mantiene, però, prezzi pop, una vetrina per le eccellenze canavesane, cultura del territorio portatrice di bellezza e volano per il turismo enogastronomico. Siamo sulla buona strada, ma c’è ancora molto da fare: importanti sono la formazione dei giovani e gli investimenti nel settore».

Marco Succio, sindaco di Agliè, con i colleghi delle Tre terre Marco Baudino, di San Giorgio Canavese, e Pasquale Mazza di Castellamonte, concorda, esprimendo soddisfazione per il successo della nona edizione: «È stata da record. I numeri sono la cartina di tornasole, che decretano il successo dell’evento in cui investiamo risorse ed energie. Negli anni passati si erano registrati alcuni problemi di code alle casse interne e ad alcuni stand, che abbiamo risolto grazie all’inserimento di una piattaforma per l’acquisto on-line e all’aumento di punti di distribuzione. Sono molto soddisfatto dei risultati, ottenuti grazie a una squadra di 70 volontari che ha a cuore la buona riuscita dell’evento e grazie ai quali ogni anno riusciamo a fare passi avanti nella qualità dell’organizzazione. Un ringraziamento va anche al direttore artistici del Festival della reciprocità, Giuseppe Calabrese, conduttore di Linea verde, che ha incontrato i soggetti coinvolti con l’obiettivo di pensare all’edizione 2025».

Un successo che certifica anche Gianluigi Orsolani, presidente di Confagricoltura e storico produttore vitivinicolo: «Il valore aggiunto di Calici è la prestigiosa location unita alla qualità dei produttori e degli chef presenti e al fascino della storia». L’immagine della serata di sabato rimandava ad una grande orchestra, circondata dalla seduzione dello stile barocco, dove la sinfonia è fatta dalla varietà di cibi e di vini ed è diretta da maestri del gusto e da blasonati chef diplomati alla scuola dell’eccellenza enogastronomica del Piemonte. Protagonista dell’evento è stata una selezionata offerta enogastronomica a km0, scoperta tra assaggi e piatti in abbinamento ai vini cucinati sul posto dagli chef: il meglio della produzione di 45 cantine vitivinicole riunite nel Consorzio di tutela vini docg Caluso e doc Carema e Canavese e nell’associazione Giovani vignaioli canavesani, e di 22 tra maestri del gusto, chef ed aziende agricole artigiane.

Una formula collaudata che si ripete da 9 anni, ma che aggiunge, tassello dopo tassello, un nuovo ingrediente. Ospiti d'onore dell’edizione 2024 erano Giuliano Bosio, custode dei preziosi vitigni autoctoni della Val di Susa Baratuciat e Becuet e i selezionati vignaioli della Valle d'Aosta, rappresentati dal Consorzio Vini della Valle d'Aosta. Code per gustare un risotto preparato dalla Riso Goio di Rovasenda, le miasse proposte in cinque versioni dalla condotta Slow food della Valchiusella, gli agnolotti del pastificio il Castello di Caravino, i gelati della Moda veja di San Martino. Spazio anche ai produttori di olio extra vergine canavesano, di vermut locale, del genepy e del neonato Gin del Parco Nazionale del Gran Paradiso.