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Июль
2024

Quelle di Parigi saranno le Olimpiadi dell’intelligenza artificiale

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Nei tuffi o nella ginnastica, nel corso delle olimpiadi di Parigi 2024, potrebbe essere assegnata – per la prima volta nella storia – una medaglia grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale. Il villaggio olimpico, inoltre, metterà a disposizione degli atleti e dei loro staff un chatbot che è in grado di fornire informazioni e assistenza per qualsiasi dubbio. E se consideriamo anche il sistema di sorveglianza e le possibili declinazioni nel racconto dello sport (con lo sdoganamento di una telecronaca interamente realizzata dall’AI), possiamo a buon titolo affermare che i prossimi giochi olimpici saranno i primi a dotarsi di un significativo supporto dell’intelligenza artificiale. Altro che l’importanza di partecipare: la tecnologia si affaccia sotto la Tour Eiffel per provare a strappare il primato.

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Parigi 2024 e il ruolo dell’intelligenza artificiale

Ovviamente, il Comitato Olimpico Internazionale – per mettere in atto questa piccola rivoluzione tecnologica dei giochi – si servirà di partnership prestigiose come quella con Intel e con Samsung. Si pensi, ad esempio, al chatbot – già descritto in precedenza – che aiuterà gli atleti nei loro spostamenti e nell’adattarsi a tutte le procedure e i rituali che i Giochi Olimpici portano con sé. Nel caso specifico, gli oltre 10mila atleti avranno a disposizione uno strumento chatbot che funzionerà in cloud sulla piattaforma Intel Tiber supportata degli acceleratori Intel Gaudi 2.

Non c’è soltanto questo: al di là delle iniziative parallele, legate agli investimenti di privati che seguiranno le Olimpiadi di Parigi 2024, l’inserimento dell’AI nel processo che accompagna l’atleta è una intenzione messa nero su bianco proprio dal CIO. Quest’ultimo, infatti, ha realizzato un documento etico che spiega quali saranno, anche in futuro, le applicazioni dell’intelligenza artificiale in ambito sportivo.

La premessa è che nessuna intelligenza artificiale potrà mai sostituire un atleta che corre i 100 metri. Tuttavia, come dimostrato in un programma ad hoc in Senegal (monitorato dallo stesso comitato olimpico), l’AI può aiutare nella gestione delle performance e nella selezione degli atleti. I parametri dell’intelligenza artificiale, infatti, hanno aiutato a individuare – in varie discipline – degli atleti da convocare per le competizioni nazionali che altrimenti sarebbero sfuggiti all’occhio dei collaboratori umani. Occorrerà capire poi, come vedremo in un altro articolo di questo monografico di Giornalettismo, in che modo l’AI assisterà i giudici nelle decisioni che verranno prese in quegli sport – come i tuffi e la ginnastica – dove le valutazioni sono soggettive (nei tuffi e nella ginnastica si esprime un voto in decimi per valutare la correttezza del gesto atletico e la sua eleganza nell’esecuzione).

Nell’Olympic AI Agenda, inoltre, il CIO ha affermato: «Siamo determinati a sfruttare il vasto potenziale dell’AI in modo responsabile: la nostra Agenda olimpica sull’AI definisce un solido quadro di governance per l’implementazione di questa strategia, che deve offrire pari accesso a tutti e garantire l’autodeterminazione di ogni individuo. In questo modo, il CIO vuole tracciare la rotta per il futuro dell’AI nello sport con una leadership responsabile, abbracciando il cambiamento e preservando al contempo i valori olimpici». Questa agenda documenta e pone limiti alla ricerca di talenti grazie all’AI e al suo impiego nell’ecosistema degli sport olimpici, tenendo ben presente che – nel cuore dello sport – resta sempre l’essere umano.

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