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Июль
2024

Ex docente all’Ipsia di Cividale muore mentre fa kitesurf in Grecia: per gli studenti era Super Mario

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CIVIDALE. A scuola i suoi ragazzi lo chiamavano “Super Mario”, come l’invincibile personaggio dei videogames, a dimostrazione di come il professor Mario Quarina fosse in grado di trasmettere il suo inossidabile entusiasmo per lo sport anche in ambito scolastico.

Si era laureato all’Isef di Urbino, Quarina, poi aveva iniziato a insegnare, per gran parte della sua carriera all’interno dell’Ipsia di Cividale. «Era uno che si faceva voler bene dai ragazzi, che li accompagnava nelle varie manifestazioni sportive, ed era anche sempre disponibile a dare una mano in paese, ad esempio alla festa di Vernasso», ricorda Nino Ciccone, che di Quarina è stato dirigente scolastico al Paolino d’Aquileia nonché compaesano.

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Il sindaco del paese delle valli, Cesare Pinatto, fatica a parlare: «Mario era una persona di una squisitezza incredibile, di spessore, ed era anche uno sportivo a 360 gradi».

Conferma uno dei suoi colleghi alla scuola cividalese, l’insegnante di sostegno Giovanni Micconi: «Mario era molto amato dai ragazzi, non solo per la materia che insegnava e che generalmente agli studenti piace, ma per la sua personalità solare, brillante, che gli era valsa il soprannome di “Super Mario”».

Super a scuola e super nelle attività extra scolastiche, come le settimane bianche, che generalmente organizzava lui, da ottimo sciatore qual era, «dando la possibilità ai ragazzi di avvicinarsi alla neve e di farlo trascinati dalla sua empatia».

Che sapeva trasmettere tanto a scuola che fuori. Parola di Micconi, che Quarina ha iniziato al fuoripista, «mi ha appassionato, ma anche messo in guardia dai pericoli. Era uno sportivo molto scrupoloso».

Gli aneddoti si sprecano. Ma ce n’è uno che a Micconi piace ricordare. Più un’immagine che un episodio, che bene immortala il collega. «Mi piaceva scorgerlo ogni tanto quando era preso a guardare le previsioni del tempo: se vedeva che in montagna aveva nevicato gli brillavano gli occhi, immaginando che di lì a poco sarebbe potuto andare a sciare sulla neve fresca».

Montagna d’inverno e mare d’estate. «Negli anni 80 – ricorda ancora il collega – era stato uno dei pionieri del surf in regione, uno dei primi a praticarlo, a comprare le tavole. Poi era passato al kite negli anni 2000 e recentemente al wing foil. Se mi si concede un po’ di poesia, possiamo dire che sfidava Eolo e Nettuno. Nell’antica Grecia – conclude Micconi – Mario sarebbe stato considerato un eroe, capace di controllare mare e vento».