Stradella, Lega commissariata via Scagni, al suo posto Seggio
STRADELLA
Commissariata la sezione della Lega di Stradella. Continua la resa dei conti nel centrodestra, dopo il risultato deludente alle elezioni comunali di Stradella e la sconfitta, seppur di misura, della coalizione che ha sostenuto il candidato sindaco Alessandro Cantù.
A pochi giorni da Fratelli d’Italia, il direttivo provinciale della Lega, che si è riunito martedì sera, ha commissariato la sezione stradellina e il suo segretario, Andrea Scagni, che era stato riconfermato di recente alla guida dei militanti. Al suo posto è stato nominato commissario Salvatore Seggio, vicesindaco di Casteggio, con il compito di traghettare la sezione verso il congresso.
«La decisione del direttivo prende atto del mancato apporto che la sezione locale ha dato per le elezioni di Stradella - commenta il segretario provinciale della Lega, Jacopo Vignati -. Io ero già in precedenza andato contro la richiesta del mio direttivo di commissariamento della sezione per una serie di ragioni, sperando in un ravvedimento del segretario rispetto alla linea che era uscita di appoggio a Cantù. Così non è stato ed è chiaro che quella richiesta, lasciata in sordina, è stata ripresa».
Ma le frizioni tra la sezione stradellina e la Lega pavese sono iniziate prima, visto che Scagni era già finito nell’occhio del ciclone per aver appoggiato alle provinciali Angelo Bargiggia, candidato alternativo a quello ufficiale del centrodestra, ovvero l’attuale presidente Giovanni Palli. Tensioni che sono aumentate in occasione delle comunali stradelline: Scagni, insieme a Francesco Langella (FdI) e Luigi Giannini (Forza Italia), aveva sottoscritto il documento in cui si sollevavano perplessità sulla ricandidatura di Cantù; la Lega provinciale, però, oltre ad appoggiare il Cantù bis, aveva “sollevato” Scagni, nominando l’allora capogruppo di maggioranza Daniele Moscatelli responsabile della gestione della campagna elettorale. Subito dopo il voto, il direttivo della sezione stradellina aveva ridato fiducia a Scagni, ma ora è arrivato lo stop. «Prendo atto della decisione – afferma Scagni -. Dopo dieci anni da segretario avrò più tempo per dedicarmi alle mie passioni. Rilascerò una dichiarazione ufficiale quando avrò letto il verbale del direttivo, visto che, nonostante si parlasse del commissariamento della sezione, non sono nemmeno stato convocato per un confronto». L’azzeramento dei vertici locali della Lega lascia in bilico la cerimonia, prevista per domani pomeriggio, di intitolazione della sede di via Marconi a Giuseppe Vercesi, fondatore della sezione stradellina ed ex consigliere comunale, a cui erano invitati il ministro Giancarlo Giorgetti e il capogruppo dei senatori leghisti Massimiliano Romeo. Si sta cercando una mediazione tra le parti e la decisione sarà presa oggi. Oliviero Maggi