A Monfalcone affari trainati dalle Notti bianche: la sfida è superare i coni d’ombra
MONFALCONE Saldi in abbinata ai concerti live in piazza Unità d’Italia. Le Notti bianche hanno rappresentato «una bella boccata d’ossigeno per i negozi, con attività diffusa nei locali di pubblica somministrazione». L’assessore Luca Fasan lo dice perché lo ha riscontrato «de visu».
Lo ribadisce il presidente di Viva Centro Massimiliano Manente: «La stagione estiva si è accorciata, sono stati momenti un po’ difficili e le Notti bianche hanno impresso un significativo stimolo al settore», osserva rilevando la proroga fino alle 23.30 per la musica nei locali e l’esposizione della merce fuori dai negozi, su autorizzazione della stessa amministrazione comunale «per sostenere la categoria».
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Gli imprenditori non sono però tutti sulla stessa linea. Consegnano un quadro a “macchia di leopardo” lasciando aperte spiegazioni diversificate, riconducibili alle esperienze individuali. La sensazione è quella di un alternarsi di veri e propri “picchi” di affluenza, e di conseguente giro d’affari, a “coni d’ombra”, come se il passaggio in centro di monfalconesi e visitatori si fosse concentrato in alcune aree rispetto ad altre.
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In corso del Popolo pochi negozi aperti e passeggio pressoché inesistente; o, comunque sia, le Notti bianche non hanno fatto la differenza rispetto al valore aggiunto dei saldi, che proseguono fino a tutto agosto, lasciando il posto poi allo Sbaracco. In piazza Cavour, se clienti ci sono stati, sono quelli già fidelizzati, c’è chi ha commentato così. La soddisfazione, invece, la comunicano i sorrisi tra quanti operano tra piazza Unità d’Italia e la fascia Sud di piazza della Repubblica, in via Duca d’Aosta, oltre ad un primo tratto di via Roma.
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Al Caffè al Municipio, assieme al Carducci con Zippo ed il dj Torricelli “cooptati” per l’occasione”, s’è lavorato a tamburo battente, fra tavolini costantemente occupati, dagli aperitivi ai cocktail pre e post concerto. «È andata alla grande», è l’espressione utilizzata dai giovani dipendenti. Famiglie, anziani e giovani, ordinazioni a ciclostile.
All’Ovs Kids, pressoché all’angolo con piazza della Repubblica, gli sconti hanno talmente ingolosito mamme e papà, tante anche le famiglie bengalesi, da doversi districare in un’attività senza sosta. È valso lo stesso ritmo per altri negozi, come Intimissimi, andato oltre lo zoccolo duro della propria clientela. Non parliamo poi di “Bollicine”, con le sue vendite a go-gò.
In via Roma, al “Mon Petit Café” la clientela non s’é fatta attendere: sabato il concerto e la carbonara finale offerti hanno suggellato una due-giorni significativa, all’insegna della festa. In molti casi la chiusura dei negozi è andata oltre le 22.30, con i pubblici esercizi a superare pure la mezzanotte.
In mezzo però altri imprenditori che, pur riconoscendo un’effettiva presenza di monfalconesi, piuttosto che altri bisiachi, e “visitatori da fuori”, non si sono molto discostati dai consueti ritmi di fine settimana. Si fa così avanti un ragionamento: una manifestazione in piazza Repubblica consentirebbe flussi meno disomogenei, inducendo a passeggiate a più ampio raggio.
Fasan parla invece di una logica “filodiffusionale” alla base degli eventi proposti dall’amministrazione comunale proprio per evitare che «un evento di assoluto richiamo concentri le presenze in un solo punto. Iniziative di richiamo non mancheranno comunque in altre aree. Il 13 luglio, ad esempio, piazza Repubblica sarà palcoscenico di “Miami on Tour”. L’obiettivo è quello di spalmare i benefici in tutto il centro». Quanto a corso del Popolo «ho chiesto ai commercianti di confrontarsi per organizzare la chiusura una tantum del Corso dove prevedere uno specifico evento. Siamo a disposizione in tal senso».