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Июль
2024

Muffe e cattivi odori in classe: chiesto l’intervento del tribunale di Padova

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Da mesi l’edificio della scuola primaria San Giovanni Bosco è al centro di indagini tecniche per risalire alla causa dei problemi emersi in due aule. La scorsa primavera, infatti, una classe era stata spostata dopo che alcuni studenti e insegnanti avevano denunciato difficoltà respiratorie e la presenza di odori fastidiosi. Era stato il dirigente scolastico dell’istituto Tommaseo Massimo Bertazzo a trasmettere la segnalazione al Comune e a chiedere un intervento urgente.

Non c’è pace per il nuovo edificio, inaugurato appena tre anni fa, a luglio 2021, al termine di un cantiere lungo e travagliato, costellato da numerosi imprevisti. Ora questa nuova criticità dovuta a infiltrazioni di umidità e alla formazione di muffe, in particolare in due aule, una al piano terra e l’altra, usata come laboratorio di arte e disegno, al primo piano.

La scuola ha disposto subito il trasferimento della classe in un’altra aula, dopo che si era notato un aumento di casi di difficoltà respiratorie e di fastidio per gli odori acri. Appena informato il Comune ha a sua volta avviato le indagini per verificare la causa di questi disagi. Nel frattempo l’attività didattica è proseguita regolarmente e si è conclusa senza altri intoppi.

Da aprile a fine maggio si sono alternati tecnici ed esperti per i rilievi e l’amministrazione comunale, una volta raccolti i risultati e le relazioni, su consiglio dell’avvocato, ha deciso di richiedere un accertamento tecnico preventivo interpellando il Tribunale di Padova.

«Fin dall’inizio ci siamo attivati con tempestività» spiega il sindaco Serenella Negrisolo, che ha presentato una relazione in consiglio comunale «per verificare la situazione con cautela e celerità. Alla luce di quanto emerso abbiamo deciso di ricorrere all’accertamento tecnico preventivo. Si tratta di fare una fotografia tecnica della situazione per accertare le cause, le eventuali conseguenze e responsabilità ma, soprattutto, ricercare una soluzione al problema, come chiesto dal dirigente scolastico nella sua prima comunicazione».

Il consulente tecnico d’ufficio nominato dal Tribunale effettuerà i sopralluoghi e disporrà, se lo riterrà necessario, ulteriori indagini per stilare le valutazioni conclusive. «Abbiamo espressamente richiesto di riferire senza indugio» continua il sindaco «sulla salubrità e la sicurezza degli ambienti scolastici, affinché l’amministrazione possa, dove necessario, adoperarsi per la tutela di alunni, insegnanti, personale e tutti coloro che frequentano la scuola. Ci aspettiamo che il consulente, a valle del suo lavoro, svolto in pieno contraddittorio con tutti i soggetti interessati, vada anche a indicare gli interventi necessari per risolvere le problematiche riscontrate».

Saranno coinvolti perciò tutti coloro che hanno ricoperto un ruolo nella costruzione della scuola: dal responsabile del procedimento al progettista, dall’impresa appaltatrice al direttore dei lavori fino al collaudatore. Per i risultati delle indagini ci vorrà qualche mese. «Non abbiamo perso tempo» conclude Negrisolo «e continueremo a garantire la massima celerità e trasparenza nel valutare le iniziative da intraprendere».