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Июль
2024

Le ultime ore di Vincenza Saracino prima di incontrare l’assassino 

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L’ultimo giorno di vita di Vincenza Saracino, trovata morta in un’ex fabbrica alle porte di Treviso, è scandito da orari che saranno centrali per l’indagine e per appurare le responsabilità dell’accaduto. Vincenza viene avvistata per l’ultima volta alle 17.45 del 2 luglio al bar Perla: acquista delle sigaretta, parla con i titolari. Poi, il buio. Un’ora dopo il marito si presenta al locale e chiede se l’hanno vista.

Ore 7.50 del 2 luglio

Vincenza parte da casa sulla sua bici elettrica per andare al lavoro. Come al solito, è meglio arrivare in fretta al De Sade,il negozio erotico di via Gagliazzo a Preganziol per preparare tutte le spedizioni dei prodotti prenotati tramite l’e-commerce o tramite Amazon. Solitamente prima di arrivare si prende un momento tutto per sé al bar Perla di via Bacchina a Settecomuni, un caffè e il buongiorno alla sua amica, la titolare del locale, Marika De Piccoli.

Ore 13

La cinquantenne torna a casa per pranzare con il marito Fabio oppure con la figlia Matilda. Poi di nuovo al lavoro. Quando poteva, tornava spesso a casa per il pranzo.

Ore 17

È l’orario di chiusura del De Sade Erotic Boutique. Vincenza chiude il negozio, sistema le ultime cose, organizza le spedizioni. Chiude la porta a chiave ed esce. Forse qualcuno la sta osservando, e in quel momento inizia a seguirla.

Ore 17.30

È l’ora segnalata nel comunicato stampa diffuso dalla Prefettura di Treviso come ultimo avvistamento della donna. Transita in bicicletta vicino all’Iperlando di Preganziol: una telecamera dell’ipermercato la riprende mentre esce dal negozio con la borsa della spesa, con gli stessi abiti con cui è stata ritrovata e cioè una maglia e pantaloni leggins a fantasia animalier, scarpe Nike Dunk e una borsetta di colore nero.

Ore 17.45

È l’ora dell’ultimo avvistamento di Vincenza Saracino. La donna dall’Iperlando, prima di tornare a casa, devia verso il bar Perla. Una fermata consueta, solo che stavolta Vincenza va particolarmente di fretta, e allora al posto dell’aperitivo quotidiano acquista soltanto un pacchetto di sigarette. Le Marlboro Light. Dopo l’acquisto esce in gran velocità e inforca la sua bici. È verosimile che in questo lasso temporale l’assassino la sorprenda, l’attiri nella trappola di via Maleviste e la finisca con una coltellata alla gola.

Ore 18.45

Nemmeno un’ora dopo la sosta al bar di Vincenza, nello stesso locale arriva Fabio, suo marito. Non è un cliente abituale, come la moglie, ed è visibilmente agitato: «Sto cercando Enza, l’hai vista? L’aspettavo a casa, ma non è ancora tornata sono molto preoccupato». Marika racconta che la donna era passata al bar per comprare le sigarette, e che gliele aveva consegnate suo papà. La barista, quindi, gli consiglia di controllare se Vincenza è al bar dell’Iperlando: magari non è rientrata a casa semplicemente perché ha cambiato i piani. Il marito Fabio va al bar del supermercato, non la trova, poco dopo presenta la denuncia di scomparsa ai carabinieri di Treviso.

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Ore 17 del 3 luglio

La Prefettura invia il comunicato stampa per segnalare la scomparsa di Vincenza.

Ore 18.30

Viene ritrovato un cadavere di una donna in un casolare abbandonato di via Malviste. Sul posto carabinieri, investigatori e medico legale accertano che si tratta di Vincenza Saracino. —

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