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Olympics Qualifying Tournament 2024: Porto Rico mata l’Italbasket che tira troppo male da fuori e ora c’è la bestia nera, la Lituania…

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San Juan (PUR), 5 luglio 2024 – Non riesce all’Italbasket maschile l’opera di battere i padroni di casa di Porto Rico nel 2° match del torneo di qualificazione al Torneo Olimpico di Parigi 2024. Vincono i padroni di casa per 80-69 e sabato 6 luglio di sera, alle ore 22:00 italiane, sfiderà la bestia nera lituana, ovvero la squadra che ci ha sempre battuto ad ogni torneo possibile ed immaginabile dal famoso KO inflittogli ai giochi olimpici di Atene, nella storica semifinale nella quale c’era in campo Gianmarco Pozzecco…

Dunque si intravede lo scenario peggiore possibile di quelli ipotizzati, cioè quello di dover fare la doppia impresa per staccare il biglietto di Parigi 2024 battendo prima la Lituania, squadra solida ma non scintillante capace di battere il Messico 96-84 nella prima giornata dopo 25′ di gioco in equilibrio e poi la Costa d’Avorio per 97-93, soffrendo molto allo sprint finale dopo una rimonta subita negli ultimi 10 minuti ed in finale di nuovo (presumibilmente) Porto Rico, apparsa questa notte avversario molto più difficile da gestire rispetto al Porto Rico battuto ai Mondiali lo scorso anno a Manila.

A questo aspetto va poi aggiunto il letale 8/30 dalla lunga per l’Italbasket che, come ben sanno (purtroppo) anche i sassi del mare, fa storicamente molta fatica ad attaccare il ferro o segnando comodi tiri da due essendo scarsamente dotata di centri e/o lunghi capaci di fare legna vicino al cotone avversario.

Chiaro che sia Danilo Gallinari (che speriamo non abbia nulla di grave dopo la botta al ginocchio sinistro subita a fine match), che Nicolò Melli possano farsi valere nel pitturato avversario ma sempre a patto che la sfera gli arrivi in determinate condizioni ed in modalità predefinite, altro aspetto nel quale oggi l’Italbasket ha decisamente difettato.

Eppoi i due sopra citati, giocatori di livello assoluto ma ali forti, non sono però quello che servirebbe per creare un vantaggio fisso, stabile al cospetto di una difesa avversaria neanche così ermetca in area ma in grado di vincere la battaglia a rimbalzo 40-30. Così si perde per mancanza di lucidità e capacità di far girare la palla a dovere, cioè con pazienza, provando a sfiancare i padroni di casa o quantomeno a provare a farli lavorare sodo spalle a canestro. In questo senso il famoso “tira quando vuoi se hai spazio!”, diciamo, non è stato il miglior modo di ottenere quello che serviva, cioè una vittoria che ci mettesse davanti un Messico a dir poco meno difficile d’affrontare.

Eppoi c’è la gran partita del New Orleans Pelicans Jose Alvarado, MVP del match con 29 p.ti, un autentica iradiddio che nessuno in maglia Italbasket è riuscito a frenare e che ha messo insieme un incredibile 10/15 dal campo con 7/10 da tre punti, 3 rimbalzi, 2 assist, 3 recuperi e 27 di valutazione. 

Peccato, perchè dopo un buonissimo primo tempo (35-40 al 20′ di gioco), l’Italbasket ha perso lucidità e vigore infilandosi quasi da sola in questo KO che adesso la mette già spalle al muro vs la Lituania. Certo, vero è che le tradizioni non durano a lungo e che prima o poi dovranno essere infrante, pertanto bisogna crederci ma domani sera servirà la partita perfetta e dopo concedere il bis domenica

Sala Stampa

Gianmarco Pozzecco

Prima di tutto voglio fare i complimenti al Portorico per l’ottima partita e per l’ambiente incredibile che abbiamo trovato qui al palazzetto. I nostri avversari hanno meritato di vincere e non ho nulla da rimproverare ai miei ragazzi, che hanno dimostrato la solita attitudine e il consueto impegno. Non abbiamo fatto girare la palla come facciamo di solito e in alcuni momenti abbiamo avuto un po’ troppa fretta sbagliando qualche tiro aperto. Poi il Portorico, con Alvarado e Clavell, ha messo tiri da tre incredibili. Ora vogliamo vincere la semifinale contro la Lituania, grande squadra, e tornare a giocare di nuovo contro il Portorico“.

Porto Rico – Italia 80-69

Parziali: 15-14; 20-26; 22-17; 23-12.

Progressione: 15-14; 35-40; 57-57; 80-69.

Le Pagelle Italbasket by Cristiano Garbin

#0 Marco Spissu 6,5: soffre in difesa perchè ha passo e fisicità diversi da Alvarado e Waters, però segna due triple pesanti, ne sbaglia altrettante non tirandosi mai indietro. Anche 5 assist e 3 recuperi.
#7 Stefano Tonut 5,5: benino nel primo tempo, male nella ripresa, dove sparisce non prima di aver combinato un paio di pasticci.
#9 Nicolò Melli 5: per una volta, male. Male in attacco dove sbaglia liberi pesanti in quel momento e male in difesa, dove non riesce a chiudere su Conditt.
#1 Nico Mannion 6,5: uno dei più vivi, con le sue gambe in penetrazione è sempre pericoloso e segna anche da tre. Certo, non gli si può chiedere anche lucidità e gestione del ritmo….
#5 Awudu Abass 6: anche per lui bene all’inizio, nella ripresa gioca poco e male, forzando qualche situazione di troppo.
#8 Danilo Gallinari 6,5: a mio modo di vedere dovrebbe giocare fintanto che la partita rimane sui binari classici perché in quel caso è sempre un fattore. Quando invece il ritmo si alza, o quando diventa una corrida, diventa un pesce fuor d’acqua.
#17 Giampaolo Ricci 6,5: tanti lo stanno criticando, a me è piaciuto. In difesa usa la clava, in attacco segna tiri non semplici e fa viaggiare la palla. Certo, soffre a rimbalzo non avendo atletismo, ma lo si sa da qualche lustro……
#33 Achille Polonara 4: oggi in versione Bertoldo, con la complicità di una terna inadeguata.
#54 Alessandro Pajola 4,5: subisce la verve degli esterni portoricani ed incide zero nella partita, e quando succede non è mai una bella notizia per l’Italia.
#77 John Petrucelli 5: anche lui non lascia un segno sulla partita.

Poz 5,5: alterna quintetti vari e inusuali ma la verità è che se i suoi sbagliano triple aperte mentre gli altri le segnano carpiate con le mani in faccia cosa vuoi fare? Prendere ed accettare la sconfitta. Mi gioco un euro però che in caso di finale il balletto di Alvarado sarà il propellente giusto per zittire l’arena e staccare il pass per Parigi. Ma prima c’è la Lituania…

 

Fabrizio Noto/FRED

@Fabernoto

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