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Июль
2024

Salgono nell’auto, rapinano il conducente e scappano con il veicolo: arrestati

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Rapinavano i conducenti delle loro auto, minacciando e insultando le vittime prima di scaraventarle a terra e scappare col veicolo.

Quattro giovani tunisini, tra cui anche un 16enne, con precedenti penali sono indagati per diverse rapine.

In attesa di giudizio, i ragazzi sono stati arrestati anche per spaccio e due di loro espulsi.

Due le rapine, la notte del 21 novembre e del 9 dicembre del 2023. Quattro i predoni, poi identificati in tre tunisini irregolari tra i 18 e 27 anni, e un minore di 16 anni.

Dalle ricostruzioni della polizia sarebbe proprio il minorenne ad essere entrato nelle auto delle vittime rapinate.

In particolar modo, nella notte del 21 novembre, il 16enne è entrato a bordo di un’auto guidata da una donna di 74 anni che si era dovuta fermare perché si era trovata la strada bloccata da un camion della nettezza urbana.

Una volta nel veicolo, il 16enne ha prima insultato, poi minacciato l’anziana guidatrice, quindi anche con violenza l’ha spinta fuori dall’auto.

La vittima in quel caso aveva riportato una prognosi di 10 giorni per le lesioni e le escoriazioni. Il 16enne è quindi scappato a bordo dell’auto rubata, insieme alla borsetta della proprietaria del veicolo, con cellulare, portafogli e documenti d’identità.

Sentita dagli agenti della Squadra Mobile, la signora di 74 anni ha riferito di essere stata rapinata da nordafricani. Grazie quindi al sistema di video sorveglianza di un’abitazione nei paraggi del luogo della rapina, la polizia è quindi riuscita a rivedere alcune scene della rapina.

Tra queste, grazie anche all’audio, sono riusciti a estrapolare parte di una delle minacce rivolte alla vittima.

«Ti spacco la faccia», aveva detto infatti il 16enne. Nel frattempo, 24 ore dopo, in via Guarnieri a Padova è stata rinvenuta l’auto rubata. La Polizia Scientifica si è quindi messa al lavoro, recuperando alcune tracce che hanno definitivamente incastrato il 16enne e i complici.

Tramite comparazione, la Scientifica è quindi riuscita ricostruire un’altra tappa della rapina. Quando l’auto infatti si è fermata con la batteria scarica, non distante da via Guarnieri, i giovani hanno chiesto ad alcuni passanti aiuto per far ripartire l’auto. In alcuni casi, il 16enne avrebbe anche minacciato i passanti che, dopo essersi rifiutati di aiutare, chiedevano conto della proprietà dell’auto.

Grazie anche alle testimonianze di quelle persone, è stato possibile arricchire il fascicolo di identificazione dei quattro banditi.

L’identificazione dei primi due sospettati, il 18enne e il 27enne, è avvenuta grazie alle immagini di sorveglianza.

Per l’identità del 19enne e del 16enne si è ricorsi al fotosegnalamento: i due, infatti, erano stati recentemente fermati per droga con 24 dosi di cocaina, hashish e denaro contante per oltre mille euro.

Sul 19enne risultavano poi precedenti per rapina, ricettazione e tentato omicidio aggravato commessi nel 2019 a Trieste: per l’ultimo reato aveva ricevuto una condanna a 3 anni e 8 mesi di reclusione. In giugno la polizia di Sanremo aveva colto il flagranza il 19enne nel tentativo di rubare una Maserati.

Il 16enne è stato individuato gli scorsi giorni in via Duprè, con addosso della droga e denaro contante: condannato per direttissima a 8 mesi, è stata avviata la procedura di espulsione.

Il 27enne è stato invece arrestato lo scorso febbraio insieme a due italiani sull’autostrada A15, a Pontremoli, Messina, con un chilo di cocaina e un’arma da fuoco nel bagagliaio: il 20 aprile è stata avviata la procedura di espulsione.