L’addio di Udine a Shimpei Tominaga
Folla di cittadini alla camera ardente di Shimpei Tominaga, l'imprenditore giapponese residente nel capoluogo friulano morto per le lesioni riportate in seguito a una aggressione subita nel centro cittadino per essere intervenuto a sedare una rissa la notte del 22 giugno.
La camera ardente è stata aperta nel pomeriggio di giovedì 4 luglio nella sala Ajace del palazzo municipale. Ad accogliere la salma c'erano il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni il vicesindaco Alessandro Venanzi, l'assessore regionale Barbara Zilli, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.
Anche diverse centinaia di cittadini sono arrivati in municipio e hanno atteso in fila per entrare e dare l'ultimo saluto a Tominaga, la cui bara è stata collocata in mezzo alla sala dove resterà esposta per alcune ore, circondata dai fiori portati da amici, parenti, conoscenti, semplici cittadini. La moglie e il figlio dell'imprenditore sono già partiti alla volta del Giappone dove sarà trasportata l'urna con le ceneri dopo la cremazione.
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Il messaggio della Regione. «Oggi la Regione è presente a Udine per esprimere ai familiari di Shimpei Tominaga il proprio cordoglio e confermare loro la vicinanza dell’intera comunità del Friuli Venezia Giulia. Questo è il momento del silenzio e del rispetto ma quanto accaduto dimostra inequivocabilmente come non sia più rinviabile una profonda riflessione sulla sicurezza e sull’escalation di fenomeni di violenza che sta colpendo le nostre città. Oltre alle attività di controllo, è infatti necessario che tutte le istituzioni operino congiuntamente per rafforzare la cultura della legalità soprattutto tra i più giovani».
È il messaggio espresso dall’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli a margine della cerimonia organizzata nella sala Ajace di Palazzo d’Aronco, durante la quale è stato esposto il feretro con le spoglie di Tominaga, alla presenza della sua famiglia e, tra gli altri, del ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani nonchè i rappresentanti di Prefettura, Questura e Forze dell’ordine.