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Июль
2024

Ex cinema Stella Matutina di Gorizia, via la gabbia in legno

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GORIZIA. Era, anzi ancora lo è, un biglietto da visita pessimo. Quel reticolo di travi in legno che assicura la stabilità del vecchio cinema della Stella Matutina è un’autentica bruttura in una città che si avvia a diventare, nel 2025, Capitale europea della cultura.

E dire che quella doveva essere una soluzione provvisoria: già negli anni passati (sindaco era ancora Ettore Romoli) la struttura doveva essere rimossa come annunciato in un incontro fra il Comune e i tecnici dell’Università di Udine, proprietaria dello storico immobile. Ma come diceva Ennio Flaiano «in Italia nulla è più definitivo del provvisorio». E così tutto è rimasto fermo, tutto bloccato. Nel frattempo, anche le travi di legno al contatto con le intemperie stanno invecchiando precocemente e stanno ammuffendo. Sembra di essere a Cinecittà, solo che le travi che sorreggono la facciata non sono all’interno, bensì esternamente.

Ma è il momento della svolta. Il tema è stato affrontato nell’ultimo Consiglio comunale con il vicesindaco (e assessore comunale all’Università) Chiara Gatta che ha comunicato l’intenzione della proprietà, ovvero l’Università degli studi di Udine, di eliminare una volta per tutte quell’autentica schifezza.

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«Abbiamo sollecitato più volte, assieme al sindaco, sia una messa in sicurezza sia una riqualificazione visto che Go!2025 è dietro l’angolo e, anche in quell’area, sono previste attività nell’ambito dell’evento. L’Ateneo udinese ha annunciato che la gara è in avvio per arrivare all’eliminazione dei travi. Ci è stato detto che verrà occupato meno spazio possibile e si procederà con un’eventuale copertura».

Più nel dettaglio entra Andrea Tomasella, consigliere comunale leghista. È stato lui, in aula, a chiedere lumi all’amministrazione comunale. «Quell’edificio – le sue parole – versa in stato di degrado assoluto, nonostante gli appelli del Comune e le segnalazioni dei cittadini. Anche in vista dell’importante appuntamento del 2025, quando Gorizia sarà Capitale europea della cultura, ho voluto, durante la riunione consiliare, sottolineare come negli anni si siano succeduti diversi progetti e piani di recupero, anche annunciando la disponibilità di importanti risorse che avrebbero permesso il recupero di questa struttura. Tuttavia, sino a ieri, non sembravano esserci significativi sviluppi visto che l’edificio è rimasto puntellato e abbandonato».

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Ma le novità odierne sono di quelle importanti, decisive, che possono far cambiare una situazione che pareva essersi ormai incancrenita. «Sì, in seguito alla mia recente interpellanza presentata in aula, volta a sollecitare aggiornamenti sulla riqualificazione della struttura, ho ricevuto una risposta dal rettore dell’Università di Udine, Roberto Pinton. Il rettore ha confermato che l’Università è pienamente consapevole della criticità della questione e sta attivamente lavorando per risolvere la situazione». Continua Tomasella: «Pinton mi ha informato che, nei giorni scorsi, è stato firmato il decreto per l’incarico alla ditta che eseguirà i lavori di messa in sicurezza della struttura. Gli interventi previsti includono la messa in sicurezza della facciata e l’eliminazione dell’attuale struttura di sostegno in legno, con l’obiettivo di liberare l’area esterna. Questi lavori dovrebbero essere completati entro la fine dell’anno corrente, come richiesto dal sindaco Rodolfo Ziberna. Non posso che esprimere la mia gratitudine al rettore per le rassicurazioni ottenute e per l’impegno dimostrato nel portare avanti questo importante progetto di riqualificazione. Sono convinto che la collaborazione tra l’Università di Udine, l’amministrazione comunale e tutti gli attori coinvolti possa portare a una soluzione efficace per restituire dignità a questa struttura situata nel centro della città. Il Comune ha fatto pienamente il suo dovere, chiedendo la messa in sicurezza in vista di una futura e completa riqualificazione».