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Июль
2024

Sagrado, aggredita da un grosso cane mentre è a passeggio con il suo

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SAGRADO. Un grosso cane sfuggito al controllo dei proprietari ne aggredisce uno di taglia decisamente inferiore. La padrona di quest’ultimo si getta a terra per difenderlo. Risultato: dieci giorni di prognosi per entrambi, e una denuncia in arrivo. Sono i fotogrammi di un episodio avvenuto l’altra mattina a Poggio terza Armata che riporta alla luce il tema dell’incauta custodia di animali. Il tutto è avvenuto alle 6.50 del mattino, quando una residente stava rientrando dalla sua passeggiata in compagnia del proprio cagnolino Yuki, un shiba-inu di piccola taglia. Più o meno all’altezza dell’imbocco per la salita a San Martino del Carso, la donna si è vista comparire all’improvviso un esemplare di akita americano, un cane di grossa taglia che può arrivare a pesare anche 50-60 chilogrammi. Repentinamente, l’animale che si trovava ad una ventina di metri di distanza si è diretto contro lo shiba, aggredendolo e mordendolo in più punti. Pur impaurita, la donna si è frapposta ai due animali venendo a sua volta aggredita e finendo sull’asfalto. Nell’impossibilità di controllare la situazione, ha iniziato ad urlare destando l’attenzione di tre residenti, uno dei quali è arrivato con un guinzaglio ed è infine riuscito ad immobilizzare il cane.

Il veterinario che ha visitato Yuki ha constatato ferite da morso ai fianchi e ferite da graffio agli arti, oltre a un modico stato di shock con iperreattività, giudicandolo guaribile in una decina di giorni. Stessa prognosi anche per la proprietaria dello shiba che – accolta al pronto soccorso in codice verde – ha riferito di essere stata morsicata alla mano sinistra ed è stata refertata appunto con tumefazione alla mano, escoriazioni ed ecchimosi sottocutanee, dolori alla mano destra, escoriazioni alle ginocchia e ad un gomito. Successivamente la visita ai carabinieri della stazione di Fogliano Redipuglia per sporgere denuncia per lesioni personali.

«È stato un grossissimo spavento – racconta – e certamente se non fossi intervenuta per frappormi ai due cani, del mio Yuki non sarebbe rimasto nulla. Tutto si è svolto in pochissimi istanti. Conoscevo già l’altro cane, perché vivendo a non molta distanza da dove viene custodito avevo notato, transitando da quelle parti, un carattere un po’ aggressivo. Non so come sia uscito dall’abitazione a quell’ora, ma è accaduto. Fra l’altro – continua la donna – ero reduce da un’esperienza analoga perché appena qualche anno fa un grosso cane entrò nella nostra proprietà e azzannò a morte il nostro coniglietto, morto fra le braccia di mio figlio. Non voglio mettere pubblicamente alla gogna i proprietari dell’altro cane – prosegue la residente di Sdraussina – ma penso che questo brutto episodio debba contribuire una volta per tutte a lanciare un messaggio: per gestire gli animali, di qualunque taglia, ci vuole grande senso di responsabilità e pure una certa preparazione».