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Июль
2024

Daniela Santanchè, chiesto il rinvio a giudizio anche per il falso nei bilanci di Visibilia: ora la ministra del Turismo è imputata due volte

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È arrivata la seconda richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Daniela Santanchè. La Procura di Milano ha chiesto il processo per falso in bilancio per la ministra del Turismo di Fratelli d’Italia – già imputata per truffa all’Inps – e per altri 16 indagati, tra cui il compagno Dimitri Kunz, l’ex compagno Canio Mazzaro, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero. L’indagine è quella sul dissesto delle società del gruppo editoriale Visibilia, fondato da Santanchè e da lei amministrato fino al dicembre del 2021.

La conclusione dell’inchiesta risale a metà aprile: secondo i pm Maria Gravina e Luigi Luzi, coordinati dalla procuratrice aggiunta Laura Pedio, Santanchè, tra il novembre 2014 e il dicembre 2021 (ossia nel periodo in cui è stata prima consigliera di amministrazione, poi amministratrice delegata e presidente, “nonché soggetto economico di riferimento del gruppo”), insieme agli altri amministratori ha “consapevolmente” esposto “nei bilanci di esercizio” fatti “materiali rilevanti non rispondenti al vero” per conseguire un “ingiusto profitto“, come si legge nel capo d’imputazione. Iscritte nel registro degli indagati, in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, anche le tre società del gruppo: Visibilia Editore spa, Visibilia Concessionaria srl e Visibilia srl in liquidazione. L’ipotesi di bancarotta contestata agli amministratori, invece, è stata stralciata con richiesta di archiviazione, perché nessuna delle società è ancora stata dichiarata insolvente.

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