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Июль
2024

Caluso, morto in casa: la procura dispone l’autopsia

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CALUSO. Resta un velo di mistero, intorno alla morte di Massimo Fisanotti, 48enne di Caluso. Secondo il medico legale intervenuto sul posto, insieme ai carabinieri, è deceduto per cause naturali, in casa, nella notte tra il 20 e il 21 giugno. Ma la procura di Ivrea ha comunque ordinato l’autopsia, di cui si attendono i risultati, salvo poi dare il nulla osta per i funerali, che si sono svolti sabato scorso.

A dare l’allarme, dall’abitazione di via Trento in cui l’uomo abitava da solo, erano stati proprio i familiari. Sul posto sono intervenuti, appunto, i carabinieri della stazione di Caluso e il pm.

Fisanotti lavorava a Torino ed era un operaio con dieci anni di competenza su frese tradizionali, rettifiche e tornio, costruzione linee di trasporto motorizzate, costruzione stampi per materie plastiche, uso carrello elevatore, operatore su frese a controllo numerico, con corso di programmazione frese e torni e come disegnatore cad/cam.

Fisanotti lascia i genitori, due sorelle che sono note come commercianti in paese e tanti parenti e amici che a Caluso lo conoscevano.