San Donà, operai senza protezioni arrampicati su una scala: sanzione dello Spisal

Operai a rischio nei cantieri edili della città, interviene anche lo Spisal. La città ha visto fiorire numerosi cantieri, ma non in tutti sono rispettate le normative rigidissima sulla sicurezza, in particolare nella stagione estiva sotto la canicola e nella morsa dell'afa. Nei giorni scorsi sono scattati i controlli.

Dopo varie segnalazioni, ieri anche gli uffici dell'Usl 4, competenti per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro e la verifica delle norme di sicurezza, sono arrivati in un cantiere edile di via Nazario Sauro.

Erano circolate anche delle foto in rete sulla precarietà degli operai arrampicati sui tubi innocenti senza imbracature o caschetti di protezione.

Sono state date allora delle prescrizioni e arriverà anche una sanzione: di fatto, non sono stati rilevati gli estremi per bloccare il cantiere e i lavori possono proseguire.

Dal Circolo Rosa Luxembourg di San Donà di Piave arriva ora una presa di posizione di Sinistra Italiana. «San Donà è piena di cantieri», riflettono i vertici del partito, «in alcuni casi, come nella frazione di Mussetta, in sfregio al decoro e all’assetto urbano tipico di un’area residenziale.

In questo momento vorremmo porre l’attenzione su un aspetto: capita spesso, ad occhio nudo, di assistere a evidenti e grossolane violazioni delle più elementari norme di sicurezza. Niente caschi in testa, niente ponteggi di protezione e altro».

«Dove sono gli ispettori Inps, dove sono i vigili, dove gli stessi sindacati?», si chiedono incalzando, «come sempre bisogna attendere l’incidente per praticare lo sport nazionale che è quello dell’indignazione. Come è possibile che ciò che nota un normale cittadino possa sfuggire a chi di competenza ?».

«Tutto ciò avviene a cielo aperto», concludono nella loro denuncia pubblica, «e non nel chiuso di un capannone.

Invitiamo anche il nostro sindaco e i nostri assessori, solerti a palesarsi ad ogni apertura di bar e ristorante, a dedicare la stessa attenzione alle condizioni in cui si lavora e a far il possibile loro consentito per garantire legalità e sicurezza».