Psichiatra uccisa da un’onda in Portogallo, il ricordo del suo prof: «Perdiamo un gioiello»
Margherita Salvucci era una persona preziosa. Come figlia, come sorella, come amica. E come studentessa: stava ultimando il terzo anno della Scuola di specializzazione in Psichiatria dell’Università di Padova.
«Era la dottoressa di cui mi fidavo di più»: a dirlo è il professor Fabio Sambataro, direttore della Scuola di Psichiatria padovana. «Ho conosciuto Margherita al quinto anno di Medicina» racconta il docente, «perché ha scelto una tesi di ambito psichiatrico, sulle alterazioni cerebrali che portano i pazienti bipolari a non controllare le emozioni.
Un lavoro encomiabile, premiato con la Lode, una tesi molto complessa che è stata anche pubblicata per cui sono state eseguite risonanze strutturali e somministrati test psicologici a un numero elevato di pazienti che ha reclutato per questo suo studio».
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Era una studentessa capace e ambiziosa Margherita Salvucci, aveva la curiosità di scoprire e capire dedicandosi con passione alla ricerca: «Sicuramente l’ambito della ricerca la appassionava moltissimo, tanto che stavamo preparando un progetto che l’avrebbe portata per un periodo all’Università di Ottawa» conferma il professor Sambataro, «ma devo dire che anche nell’ambito clinico era bravissima, tanto che l’ho voluta nel mio ambulatorio sui disturbi affettivi, oltre che in quello dedicato agli stati mentali a rischio, sempre nell’Unità di Psichiatria dell’Azienda Ospedale. Margherita» ricorda ancora il docente, «aveva molte doti e una in particolare che emergeva al lavoro era la capacità di fare squadra, di collaborare con gli altri mettendo a frutto le sinergie. Abbiamo perso un gioiello, professionalmente impeccabile e umanamente deliziosa».
La notizia ha scosso tutti i colleghi della Psichiatria: «Siamo davvero profondamente addolorati» il messaggio della professoressa Angela Favaro, che dirige il reparto. Margherita Salvucci aveva condotto un tirocinio anche nell’Usl 6, nel Centro di salute mentale di via Berchet con la dottoressa Angela Passamani: anche qui ha lasciato un bellissimo ricordo. Il suo nome è anche in una graduatoria di un concorso che aveva bandito Azienda Zero per l’Usl 3: Margherita era arrivata terza.
Cordoglio è stato espresso da Matteo Perilli, presidente del Mespad (l'associazione dei medici specializzandi): «A nome della comunità dei medici in formazione di Padova, le più sentite condoglianze alla famiglia, ai suoi prossimi congiunti».