Migranti a Trieste, nel 2023 arrivi aumentati del 22%
TRIESTE Nel 2023 gli arrivi di migranti a Trieste sono aumentati del 22% rispetto al 2022. È quanto emerge dal report «Vite abbandonate», presentato mercoledì 26 giugno a Trieste da Comunità di San Martino al Campo, Diaconia Valdese, Donk, Ics, Linea d'Ombra e International Rescue Committee.
Secondo il monitoraggio delle associazioni, nel 2023 hanno ricevuto assistenza nell'area della stazione di Trieste 16.052 persone in ingresso dalla rotta balcanica, una media di 44 nuove persone al giorno; gli arrivi nel 2022 si erano fermati a 13.127. Il 68% proviene dall'Afghanistan, il 12% dal Pakistan (25% nel 2022), il 9% dalla Turchia. Nel 2023 è stato osservato «un netto aumento percentuale di profili cosiddetti vulnerabili, che rappresentano il 31% di tutte le persone incontrate».
La crescita è dovuta all'aumento dei minori non accompagnati (+112%), che sono stati 2.975 e rappresentano il 19% dei casi, e un raddoppio degli arrivi delle famiglie (+120%), che sono state in totale 381 e rappresentano l'11% dei casi registrati. Stabile rispetto al 2022 e relativamente modesto invece il numero di donne sole incontrate, ovvero 158, l'1% dei casi.
Nonostante la sospensione di Schengen e i controlli alla frontiera con la Slovenia, «l'attività di monitoraggio ha evidenziato come, da gennaio a maggio 2024, non risulti essersi verificata sul territorio triestino una reale diminuzione degli arrivi se comparata con i dati dello stesso periodo dell'anno precedente».
Rispetto all'accoglienza, affermano le associazioni, «nel 2023 il Comune di Trieste non ha attuato interventi di assistenza di bassa soglia adeguati». E «la mancata assistenza umanitaria della Regione Fvg, unitamente alla carente iniziativa da parte della Prefettura di Trieste, ha portato una situazione già grave a peggiorare»