Golf, gioventù al potere al Rocket Mortgage Classic. Torna in campo Francesco Molinari
Le settimane volano via e si avvicinano a grandi falcate i playoff della FedExCup, con il PGA Tour che fa tappa a Detroit per il Rocket Mortgage Classic. L’anno scorso è stato uno dei tornei più emozionanti dell’intera stagione, con il playoff a tre che ha riportato alla vittoria un nome tanto amato come quello di Rickie Fowler. Un field molto stuzzicante, fatto di nomi di spicco e di giovani in rampa di lancio che potrebbero entrare nel panorama del golf mondiale da qui a stretto giro di posta.
Detroit Golf Club che a breve cambierà faccia, visto che alla fine dell’anno prossimo è in programma un totale cambiamento del layout. Il design originario è del 1906 ad opera di Donald Ross, e in parte è già stato modificato per la prima edizione di questo torneo del 2019. Il campo è un par 72 non troppo complicato, con il record del percorso che è di 63 colpi, mentre quello dell’intera settimana sono i 262 colpi impiegati da Tony Finau per vincere nel 2022.
Fowler torna sul luogo che l’anno scorso gli ha fatto interrompere un digiuno lunghissimo, e in caso di nuovo successo sarebbe il primo a trovare il bis nella breve storia di questo torneo. Torna subito in campo Cameron Young, che settimana scorsa ha siglato un 59 al Travelers e due edizioni fa ha chiuso in seconda posizione, mentre Michael Thorbjornsen farà la sua seconda apparizione da professionista dopo il debutto al Travellers Championship (T39). Lui che ha concluso in cima alla classifica della PGA TOUR University a maggio (guadagnandosi così l’iscrizione al PGA TOUR per il resto della stagione 2024 e 2025), dopo quattro da dominatore a Stanford.
L’instancabile Tom Kim sarà ancora una volta sul tee della uno dopo aver perso il playoff settimana scorsa, e con lui ci sarà il 15enne prodigio Miles Russell. Lo statunitense, che sta dominando a livello junior, è un nome chiacchieratissimo, ha già superato il taglio sul Korn Ferry Tour e questa settimana può fare benissimo. In mezzo a tutte queste giovani promesse torna in campo anche l’azzurro Francesco Molinari, che ha deciso di rimanere in America e non tornare in Italia per l’Open di casa, e allora va a caccia di un risultato di spicco che possa fargli tornare il sorriso.