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Июнь
2024

Ivrea, quel parcheggio pubblico costruito vent’anni fa e mai utilizzato

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IVREA. Il Comune di Ivrea deve ancora approfondire la questione, persa nei meandri della burocrazia nostrana, affidata alla verità incerta, quasi quantistica, delle visure catastali. Ma c’è un parcheggio pubblico alla Sacca, in via Rossini angolo via Torino, costruito circa vent’anni fa e mai utilizzato.

Tra i «si dice» e i «pare che» possiamo affidarci a una sola bussola, una Mecca: il cartello “Parcheggio pubblico”, che lascia poco spazio alla fantasia sulla destinazione e sulla proprietà dell’area. Una certezza ormai screziata dalle intemperie, affidata a un declino inevitabile.

Così come quell’ingresso arrugginito, che sarebbe bello immaginare come una porta da calcio, anziché come la soglia di una cattedrale nel deserto, l’ingresso di un buco nero, un monolite di memoria kubrickiana.

«E’ così da almeno vent’anni»

A segnalarcelo, alcune residenti del quartiere, che testimoniano: «L’avranno costruito più di vent’anni fa, ma io non ci ho mai visto una macchina dentro. Avevano detto alle mamme della scuola di via Rossini che potevano posteggiare lì, in attesa dei loro figli, visto che si creava sempre caos all’uscita. Ma poi hanno messo quella catena e da allora nessuno ci ha saputo dire nulla, se non che forse, il parcheggio, aveva dei problemi a reggere il peso delle auto, ma non ci hanno mai spiegato bene il perché».

Diritto di superficie nei garage

Ci prova l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Comotto, che si è insediato da un anno e, com’è normale che sia, non sapeva nulla della questione.

«Allora da un primo controllo - spiega -, il Comune ha ceduto il diritto di superficie ai privati per il piano di sotto, ma per il piano strada, in effetti, non riesco a capire perché l’area non venga utilizzata».

Infatti i posteggi del piano seminterrato vengono utilizzati regolarmente dai condomini del palazzo a fianco al parcheggio, visto il diritto di superficie e l’area è protetta da una sbarra elettronica, mica da una catena mistica come nel caso del vetusto posteggio di tutti.

Il Comune verificherà

Comunque Comotto conferma che la motivazione del mancato utilizzo «è verosimile, in effetti, che le solette non reggessero e che l’area sia stata giudicata inidonea. Certo che comunque dovremmo approfondire e controllare, anche perché in caso si potrebbe utilizzare per altro. Solo che dobbiamo riuscire a risalire all’epoca».

E non sarà affare di pochi giorni, vista la mole di lavoro a cui sono sottoposti gli uffici, con i progetti del Pnrr in corso.

L’armadietto e la calzamaglia

I misteri di via Rossini, comunque, non finiscono qui.

Perché pochi metri più in là del parcheggio, addentrandosi da via Torino, c’è un armadietto della fibra divelto, chiuso alla meno peggio con una calzamaglia.