“Università complice di genocidio”: i pro Palestina ci ricascano a Firenze. Donzelli: “Diffondono odio”
Nuovi diktat contro Israele da parte dei collettivi pro Palestina. Stavolta succede a Firenze, dove una cinquantina di studenti, insieme ad alcuni lavoratori dell’ateneo, hanno svolto un sit in con la pretesa che il Senato accademico votasse una mozione in cui si chiedeva, tra l’altro, lo stop agli accordi in essere con le università israeliane. “Unifi complice di genodio”, è la scritta che è stata lasciata sull’asfalto davanti al rettorato.
Le accuse all’università di Firenze: “Complice di genocidio”
La mozione, secondo i pro Palestina, doveva essere votata in via cautelare in attesa di una valutazione sugli accordi da parte della commissione etica, che dovrebbe insediarsi entro il 30 luglio. Invece, alla fine non è stata votata perché era arrivata troppo tardi. Ma per gli “Studenti pro Palestina”, che hanno lamentato un trattamento diverso rispetto a casi precedenti, si è trattato di “un atteggiamento antidemocratico”. “Avevamo anche avuto un dialogo proficuo con alcuni professori – ha detto un loro portavoce, Arturo Gambassi – troviamo grave che l’Università non voglia prendere una posizione effettiva e concreta su questo tema evitando il dibattito con gli studenti, nascondendosi dietro la burocrazia”.
Donzelli: “Si mascherano da pacifisti, ma in realtà diffondono odio”
“Si mascherano da pacifisti, in realtà non fanno altro che diffondere odio”, ha commentato il deputato di FdI, Giovanni Donzelli. “È preoccupante il clima di perseverante antisemitismo che aleggia all’Università di Firenze, dove stamani – ha proseguito – un gruppo di manifestanti è tornato a chiedere l’interruzione dei rapporti con gli atenei israeliani. Lo ribadiamo: non ha senso chiedere di fermare la cultura, la ricerca, la tecnologia, nel nome della pace. Ed è grave che tutto questo avvenga nel silenzio della sinistra istituzionale, che ancora una volta si dimostra incapace di condannare gruppi organizzati professionisti della discriminazione seriale. Ancora una volta noi esprimiamo la nostra solidarietà al popolo israeliano”.
Il console Carrai: “Molto grave chiedere l’interruzione dei rapporti con le università israeliane”
Sul caso è intervenuto anche il console di Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia, Marco Carrai. “Nuovo sit in davanti all’Università di Firenze per chiedere di interrompere i rapporti con le università israeliane e gli enti di ricerca, è atto molto grave. Chi predica la pace incitando di tagliare i ponti di pace, quali sono i rapporti culturali e di ricerca, è in malafede e accecato dall’odio non solo contro Israele ma contro i valori di libertà”, ha detto Carrai, aggiungendo che “mi aspetterei una presa di posizione da tutte le istituzioni che a Firenze in nome di La Pira parlano di dialogo, ma non dicono una parola nei confronti di questi atti di intolleranza”.
(In foto una manifestazione contro gli accordi tra università italiane e israeliane)
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