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Май
2024

Trieste, risse e rapine all’uscita di scuola:  Bergamas vigilata dai Carabinieri

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TRIESTE. Una pattuglia dei Carabinieri e una della Polizia locale. Ogni giorno. Non ha precedenti, non a Trieste almeno, ciò che sta accadendo davanti alla scuola media “Bergamas” di via dell’Istria: una presenza fissa delle forze dell’ordine per tutelare l’incolumità dei ragazzi durante gli orari di uscita.

Banda di minori stranieri

Il motivo? Non ci sono spacciatori o molestatori dai quali stare attenti, nulla di tutto questo fortunatamente; c’è però un gruppetto di ragazzini di quindici, sedici e diciassette anni che ultimamente sta creando molti problemi. Come confermato dagli accertamenti delle forze dell’ordine, sono perlopiù “minori stranieri non accompagnati” di origine marocchina, tunisina, egiziana e kosovara, accolti nelle strutture di accoglienza cittadine. Alcuni di mattina frequentano i corsi negli istituti professionali situati nelle vicinanze, in via dell’Istria. E poi, all’ora di pranzo, si spostano davanti alla Bergamas e dintorni per aggredire, picchiare e rapinare gli studenti più piccoli delle medie (più precisamente secondaria di primo grado). Non mancano gli atti di bullismo che, si sa, possono creare segni indelebili nella psiche di chi li subisce.

Un gruppo protagonista di violenze in altre zone

Il fenomeno è nuovo per la Bergamas, ma in qualche modo già conosciuto al resto del rione. Già, perché queste bande sarebbero le stesse che negli ultimi mesi si sono rese responsabili di risse e altre violenze nei giardini pubblici della zona: quello di via Petitti di Roreto (dietro la caserma dei Carabinieri di via dell’Istria) e quello subito sotto, tra via Rivalto e via dei Montecchi, ma anche in Campo San Giacomo e nelle vie limitrofe. A ciò si sono aggiunti gli atti vandalici di tipo intimidatorio nei confronti dei residenti. Cioè di chi abita in quel perimetro e che, stanco di assistere a urla e pestaggi sotto casa, a un certo punto ha iniziato a filmare gli episodi e a contattare ripetutamente la Polizia e i Carabinieri. Numerosi gli episodi: questi ragazzini hanno cominciato a lanciare sassi contro le finestre e i terrazzi dei cittadini.

Aggressioni anche visino ai Salesiani

Ma stavolta le aggressioni si sono spostate anche fuori dalla scuola Bergamas. E pure nei pressi dell’oratorio dei Salesiani, a qualche decina di metri di distanza. Sono le stesse mamme dei ragazzini presi di mira a segnalare ciò che sta accadendo. In alcuni casi si tratta di “semplici” comportamenti strafottenti: studenti costretti a consegnare la merendina che hanno nello zaino a suon di minacce. In altre situazioni si sono verificati furti di pochi euro ma anche rapine e pestaggi di gruppo, come successo di recente. Alcuni girano con il coltello, altri aggrediscono con cinture e spray urticanti. I ragazzini si spostano anche in piazza Goldoni.

Protagonisti i noti Maranza

La magistratura e le forze dell’ordine hanno dato un nome a questa categoria di minori di origine straniera protagonisti delle violenze: “maranza”- Provengono dalle strutture di accoglienza del Nord Italia, dove i posti sono ormai insufficienti, riproponendo comportamenti criminali appresi altrove. «Questi ragazzi, proprio perché minori e comunque senza una famiglia presente, di fatto non subiscono conseguenze giudiziarie, perlomeno non immediate, per il loro comportamento», riferisce un investigatore che si sta occupando dei vari casi. «E quindi non avvertono il senso di illegalità su ciò che fanno. Nei loro paesi origine, invece, si guadano bene dal commettere violenze del genere, perché sanno a ciò a cui vanno incontro. Qui, invece, non temono nulla perché sanno di restare impuniti».

Audizione in commissione

La questione è stata al centro di un’audizione in Quinta Circoscrizione con l’assessore alla Sicurezza Caterina De Gavardo e l’assessore alle Politiche sociali Massimo Tognolli, alla presenza della Polizia locale e dei genitori. «Molte persone, ormai rassegnate, pensano a una giustizia “fai da te” – fa notare la consigliera della Lista Dipiaza Roberta Dambrosi – questo stato d’animo va tenuto in considerazione, perché può essere accentuato dall’esasperazione».