F1, promossi e bocciati GP Imola 2024: Verstappen di forza, Norris beffato, Perez svanisce, Ferrari tutto qui…?
I PROMOSSI
MAX VERSTAPPEN (Red Bull): che weekend! Il tre-volte campione del mondo non solo ha vinto la sua 59a gara della carriera, ma ha voluto mandare un messaggio a tutti. Dopo il secondo posto di Miami ha ribadito che la sua RB20 sarà sì la migliore vettura del lotto, ma è lui che fa la differenza. Dopo un venerdì molto complicato, ha preso per mano team e monoposto centrando pole position e gara. Inarrestabile.
LANDO NORRIS (McLaren): con un paio di giri in più poteva davvero vincere. Dopo la vittoria di Miami, ieri l’inglese ha messo in mostra un’altra prestazione di livello assoluto. Chiude a 7 decimi da Verstappen rimontando in maniera clamorosa nel finale. Lo scatto in avanti della scuderia di Woking è stato nettissimo, ma il suo talento fa il resto.
YUKI TSUNODA (Visa Cash APP RB): il giapponesino conclude l’ennesimo ottimo weekend della sua annata. Brillante in qualifica, efficace in gara con una top10 sudata fino all’ultimo metro. Si tiene alle spalle Daniel Ricciardo, ma ormai questa non è più una notizia.
I BOCCIATI
SERGIO PEREZ (Red Bull): la sensazione si era già vista a Miami. Il messicano potrebbe iniziare a crollare come un anno fa? In Florida male, ieri malissimo. Eliminato già nella Q2 in qualifica, rimonta solo fino all’ottava posizione facendosi superare da tutti con le gomme hard nel primo stint. Davvero una prestazione poco brillante a Imola.
FERNANDO ALONSO (Aston Martin): il vecchio leone spagnolo a Imola ha davvero mancato l’appuntamento. Disastroso in qualifica è costretto addirittura a partire dall’ultimo posto della griglia. Conclude 19° e ultimo al traguardo. Non solo, la vettura sembra in pieno mare aperto a livello tecnico.
FERRARI: la scuderia di Maranello aveva segnato con un circoletto rosso sul calendario la tappa di Imola. Il nuovo corposo pacchetto di aggiornamenti doveva dare una spinta notevole alla SF-24 per avvicinarsi a Red Bull e McLaren. Invece, dolorosamente, la pista ha detto altro. Senza la penalizzazione di Piastri in qualifica sarebbe stata ancor più complicata la situazione. Leclerc conquista il podio con le unghie e con i denti, Sainz chiude a 22 secondi. Il pubblico si aspettava ben altro e, la sensazione, è che anche team e piloti sperassero in qualcosa di più dagli sviluppi.