Golf, Schauffele vince il PGA Championship dopo un finale palpitante. Si arrende all’ultimo putt DeChambeau
Valhalla non tradisce mai. Come ogni PGA Championship che si è disputato a Lousville le emozioni sono palpitanti, e durano fino all’ultimo putt dell’ultima buca. E alla fine c’è un nuovo nome nei campioni major, con il Wanamaker Trophy del 2024 che finisce nelle mani di Xander Schauffele. Dopo una battaglia incredibile in una giornata indimenticabile, l’eterno piazzato diventa vincente. L’americano porta a casa il suo primo torneo di questa importanza in carriera con uno score totale di -21 (punteggio record assoluto nei major), precedendo di un solo colpo il connazionale Bryson DeChambeau, grazie al birdie al par 5 alla sua settantaduesima buca.
Schauffele con questa vittoria diventa il primo campione olimpico in carica a vincere un major, e con sette vittorie sul PGA Tour oggi sale anche l’ultimo gradino entrando nell’olimpo dei più grandi. In Kentucky c’è il sole, e dopo una settimana a dir poco caotica (venerdì è successo di tutto, dall’incidente mortale a Scottie Scheffler in manette) si torna a parlare solo di campo. Il golfista a stelle e strisce era famoso per una bassissima percentuale di conversioni in vittoria dopo essere stato in testa dopo 54 buche (l’ultima delusione settimana scorsa al Wells Fargo), e forse con il successo di oggi prova a ribaltare la tendenza.
Per sigillare il suo primo trofeo major Schauffele, in testa al leaderboard fin dalle battute iniziali del primo giro, chiude la domenica con lo score di 65, frutto di sette birdie e un bogey. Gli avversari per Xander arrivano dalle partenze precedenti, con un Collin Morikawa che sbaglia fin da subito troppo sui green e non riesce a capitalizzare la mole di gioco prodotta. Sono DeChambeau e Viktor Hovland ad avvicinarsi all’americano, con due stili diversi: drive a tutta per il primo, grande precisione e pochi errori per il secondo. È proprio il norvegese ad un certo punto del giro a mettere più paura al vincitore, con la stella di Team Europe che va davanti all’inizio delle seconde nove, dopo il colpo perso da Schauffele al facile par 5 della dieci. Ma qui c’è il turning point del torneo, e forse della carriera, del campione olimpico, che fa birdie 11 e birdie 12 per riprendersi immediatamente la testa.
Hovland poi sbaglia il putt per il birdie alla 17 per agganciare lo statunitense, e la scena si ripete sul green diciotto. A questo punto un più sornione DeChambeau (fortunatissimo con il drive alla 16 che sbatte contro l’albero e torna in centro fairway) imbuca con l’ultimo giro il birdie alla 72esima buca per siglare un ultimo giro in -7 bogey free, agguantando così Schauffele e obbligandolo a guadagnare un altro colpo per evitare il playoff. Il tee shot del californiano va ad un passo dal bunker costringendolo a giocarla a tre colpi, l’approccio è buono ma si lascia un putt da due metri. Palla che entra dalla porta di servizio, e Schauffele può esultare.
Detto dell’avvincente finale, terzo posto in solitaria per Hovland con il punteggio di -18. Quarta piazza da dividere per due a -15: Morikawa è il più scontento con il 71 di oggi, mentre è un grandissimo piazzamento per Thomas Detry, con il belga che piazza un egregio 66 nelle ultime diciotto buche. Tandem europeo a pari merito a -14, che significa sesta posizione per Justin Rose e Shane Lowry.
Chiude la top-10 appaiato all’ottavo posto, con lo score complessivo di -1, un quartetto di qualità assoluta: Scheffler, che si riscatta dopo la giornata negativa di ieri con un favoloso 65; Robert MacIntyre, con lo scozzese che imbuca il putt per l’eagle alla diciotto; lo statunitense Billy Horschel (64) e il padrone di casa Justin Thomas (68), che si lascia andare alle lacrime alla fine del torneo. Solo 12° il nordirlandese Rory McIlroy, che non riesce a vincere il primo major dopo dieci anni sul campo che lo ha visto trionfare l’ultima volta. Archiviati due dei quattro tornei più importanti della stagione, torna il PGA Tour, ma il mirino è già fissato sullo US Open del mese prossimo.