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Май
2024

Musica nei locali pubblici di Gorizia: «Regolamento da cambiare»

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Musica nei locali pubblici di Gorizia:


«Regolamento da cambiare»

foto da Quotidiani locali

GORIZIA Una modifica al regolamento comunale sulle attività di allietamento, che andrebbe modernizzato e adeguato ai tempi, soprattutto sul “nodo” relativo alla pubblicità delle iniziative dei locali.

È quanto chiede al Comune la Fipe provinciale, l’associazione che riunisce esercenti, ristoratori e gestori dei locali pubblici. In particolare, se ad esempio un bar promuove una serata con allietamento musicale – ovvero una tipologia di iniziativa che non risponde a tutte le caratteristiche che può avere ad esempio un pubblico spettacolo – il regolamento prevede che non sia possibile pubblicizzare quell’iniziativa sui canali social, ma solo sui siti web.

Oggi, però, i social hanno nella maggioranza dei casi sostituito come strumento di comunicazione per i locali i tradizionali i siti internet. Di qui confusione, incertezze e, talvolta, anche sanzioni comminate ad esercenti che ritenevano di operare nella correttezza. «Una situazione anacronistica – sottolinea Roberto Gajer, capogruppo della Fipe provinciale –. Il concetto di pubblicità è proprio uno degli aspetti da rivedere assolutamente rispetto all’evoluzione dei tempi. Il rispetto delle regole è sacrosanto, ma credo che sia nell’interesse di tutti aggiornare un testo datato e inutilmente penalizzante».

E di quanto ancora non ci sia chiarezza riguardo alle regole nemmeno tra gli “addetti ai lavori” lo ha testimoniato il dibattito di ieri pomeriggio nella sede di Confcommercio, dove è stato organizzato un incontro tecnico al quale hanno preso parte una ventina tra esercenti, artisti, organizzatori di eventi. C’è chi ha fatto domande, chi ha portato ad esempio le esperienze (più o meno fortunate) personali, chi ha evidenziato dubbi e problemi. «Paradossalmente chi cerca di rispettare tutte le norme risulta oggi molto più penalizzato di chi non le segue – spiega il titolare del ristorante “Atmosfere La Stua” e consigliere Fipe Stefano Comelli –. Urge un confronto per aggiornare in modo più sostenibile il regolamento, per permetterci di lavorare sereni e alleggerire la tensione che si respira nel nostro settore: le attività di controllo, che sono giuste, devono assicurare che tutti giochino con le stesse regole».

L’incontro di ieri pomeriggio ha avuto proprio il compito di iniziare un percorso di formazione e informazione per gli operatori del settore. Tra i temi trattati, anche la liberalizzazione del mondo dei diritti d’autore, che aumenta costi e oneri burocratici per diffondere la musica: anche chi puntasse sul mero sottofondo musicale nel proprio locale, è stato spiegato, è chiamato a dotarsi di valutazione dell’impianto acustico (una tantum) e poi pagare annualmente Siae, diritti Scf, Lea e Canone Rai