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Май
2024

La morte di Lorenzo Parelli in tribunale: l’azienda ha risarcito la famiglia del 18enne vittima di un incidente sul lavoro

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La famiglia di Lorenzo Parelli, il diciottenne studente dell’istituto salesiano Bearzi morto il 21 gennaio 2022 nell’ultimo giorno di tirocinio alla Burimec di Lauzacco, non si costituirà parte civile nel procedimento penale che ha preso il via nella mattinata di martedì 14 maggio in tribunale a Udine, con l’apertura dell’udienza preliminare.

Lo esclude l’esito della causa civile, che si è conclusa due mesi fa con il risarcimento riconosciuto dall’azienda di Pavia di Udine ai familiari del ragazzo, come confermato dal legale dei Parelli: «Non c’è nulla che potremmo chiedere in sede penale che non abbiamo già chiesto in sede civile», si limita a indicare l’avvocato Stefano Fruttarolo.

Davanti al Gup Carlotta Silva si sono così presentati soltanto i difensori dei tre imputati: Pietro Schneider, legale rappresentante della Burimec (avvocato Stefano Buonocore, che difende anche gli interessi della stessa azienda); Claudio Morandini (difeso dai legali Daniele Pezzetta e Alessandro Ventura), il dipendente con cui lo stagista stava lavorando e che per primo avvicinò Lorenzo tentando una disperata manovra di soccorso; Emanuele De Cillia (avvocato Rossana De Agostini) il tutor al quale il diciottenne era stato affidato dall’istituto Bearzi e che quel giorno era assente per malattia.

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L’udienza di martedì 14 maggio è stata, come prevedibile, interlocutoria: è servita, utilizzando il gergo giudiziario, all’instaurazione del contraddittorio, alla presenza del pubblico ministero titolare del fascicolo, il sostituto procuratore Lucia Terzariol.

Si ritornerà in aula il 25 giugno: in questo lasso di tempo, quasi un mese e mezzo, i tre imputati – che devono rispondere dell’ipotesi di reato di omicidio colposo ciascuno per le proprie responsabilità – dovranno valutare con i propri legali se affrontare il processo (a cui si arriverebbe nel caso in cui il giudice per l’udienza preliminare dovesse decidere per il rinvio a giudizio) oppure optare per un rito alternativo, evitando il dibattimento.

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«L’udienza ha rappresentato il primo contatto con l’instaurazione del contraddittorio», conferma l’avvocato Buonocore. «Stiamo valutando i riti alternativi e per questo il giudice ha concesso un rinvio tecnico alla fine di giugno per consentire di sciogliere le riserve. La vicenda è stata complessa sotto diversi profili e per questo la durata delle indagini, oltre due anni, è da considerare pienamente compatibile con gli aspetti tecnici e non solo».

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Una tragedia che inevitabilmente ha avuto ricadute anche per chi, oggi, si vede chiamato a rispondere della morte del diciottenne di Morsano di Strada, «Schneider ha vissuto molto male questi due anni e quattro mesi – aggiunge il legale –. La vicenda è una tragedia per tutti: al di là delle conseguenze sul piano processuale, dal punto di vista umano è evidente l’impatto, visto che ci troviamo di fronte alla morte di un ragazzo avvenuta all’interno dello stabilimento della sua azienda. Questo lascia evidentemente il segno, a prescindere dalle conseguenze giudiziarie».

Nell’ultimo giorno di stage Parelli fu travolto da una putrella d’acciaio di un quintale e mezzo: le fasi dell’incidente erano state registrate dalle telecamere installate nello stabilimento della Burimec e quel documento, ovviamente, è stato acquisito dal pm.