Controllati otto veicoli per il trasporto merci nel Bellunese, solo due erano in regola
Otto veicoli industriali controllati e solo due erano in regola. Un’azienda non scaricava e archiviava i dati tachigrafici da ben 755 giorni, quando la normativa prevede un periodo non superiore a 90 giorni, a detrimento delle garanzie di una corretta organizzazione dell’attività degli autotrasportatori che non può prescindere dai dovuti controlli interni e interventi formativi.
Complessivamente, gli agenti della Polizia stradale, avvalendosi della collaborazione in atto con i tecnici della Motorizzazione Civile che sottopongono i veicoli a revisione nella sede di Safforze, hanno controllato otto veicoli industriali per il trasporto di merci. I controlli sono stati effettuati alla Motorizzazione e su strada, hanno riguardato veicoli e conducenti italiani, comunitari e non, e solo due sono risultati regolari.
Per gli altri gli agenti hanno accertato ventisei infrazioni al Codice della Strada. C’erano quattordici inefficienze ai veicoli (un rimorchio aveva anche la revisione scaduta), sono state poi riscontrate tre violazioni per il mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo, sei riguardanti il corretto utilizzo del tachigrafo e una per il mancato possesso di documenti. Infine, un conducente è stato sanzionato perché era al volante con un tasso alcolemico superiore allo zero, limite previsto dall’articolo 186-bis del Codice della Strada per la categoria professionale.
L’attività della Polizia Stradale proseguirà poi in ufficio, da dove partiranno le segnalazioni all’Ispettorato territoriale del lavoro, allo Spisal, alla Motorizzazione civile e al ministero dei Trasporti per quanto riguarda i veicoli stranieri, al fine di continuare i controlli nelle aziende sanzionate o di multare quelle meno rispettose della normativa quando viene meno il requisito dell’onorabilità.
Infatti, la sicurezza della circolazione stradale è garantita anche dalla sinergia tra i vari Enti che collaborano grazie a protocolli ministeriali collaudati come quello messo in atto in questo caso e che ha portato risultati concreti per garantire il diritto a tutti di circolare con più serenità.