Una festa per immaginare una piazza che non c’è
Ivrea
Una festa di quartiere per immaginare una piazza che non c’è. È la bella idea che è venuta ai soci della cooperativa Zac.
L’occasione per condividere questa visione con i residenti sarà sabato 22 giugno, quando la strada sarà pedonalizzata per un giorno.
Il Comune di Ivrea, infatti, ha già concesso il suo patrocinio all’iniziativa. «Vogliamo attivare il quartiere – spiega la presidente Lucia Panzieri – e capire cosa pensano le persone che lo abitano di una possibile pedonalizzazione. L’altra utenza della piazza sarebbero gli studenti delle superiori, principalmente, e in generale chi aspetta il bus. Qui poi quello spazio potrebbe essere attrezzato rispetto all’esigenza».
Sarà un’occasione conviviale, utile anche per conoscersi fra residenti del quartiere. «Metteremo il tavolo in strada – racconta ancora Panzieri – e mangeremo insieme. È un modo per scoprire opportunità e potenzialità di questo spazio. Nella parte più esterna installeremo il mercato dei produttori. Diciamo che sarà un primo momento di incontro tra cittadini, noi speriamo davvero che possa esserci il desiderio di fare qualcosa tutti quanti insieme. Dobbiamo prendere anche in considerazione il fatto che quello spazio potrebbe essere utilizzato dalle scuole Nigra e Dora Baltea, con cui noi abbiamo siglato un patto educativo di comunità, per riunirsi e fare delle feste».
Per quanto riguarda il traffico, non dovrebbe creare nessun tipo di problema. «Abbiamo visto – spiega ancora Panzieri –, che questo pezzo può essere tagliato fuori. I pullman hanno il loro ingresso e passano dal piazzale. Diciamo che potrebbe essere anche una bella via pedonale verso la passerella sulla Dora, interrotta soltanto dalla rotonda». Bisogna anche aggiungere che proprio il 22 giugno, a Ivrea, si terrà la serata clou di Apolide, con il concerto di Cosmo che suonerà al Parco Dora Baltea.
Il Comune ha concesso il suo patrocinio all’iniziativa, visto che si sposa perfettamente con gli obiettivi di questa amministrazione. Secondo quanto scritto in delibera, infatti, si tratta di «un’occasione importante di riqualificazione ambientale e di incontro tra famiglie, cittadini, associazioni e istituzioni locali, con l’unico fine di ristabilire un equilibrio tra l’attività umana e quella di tutti gli altri ecosistemi naturali, sensibilizzando lo sviluppo di sistemi di welfare territoriale nell’ambito della sostenibilità ambientale».
Inoltre «favorisce l'incontro tra i residenti e i produttori locali attraverso il mercato dei produttori, promuovendo così l'acquisto di prodotti locali e il sostegno all'economia del quartiere». —