La morte di Lorenzo Parelli, si apre il procedimento in tribunale
UDINE. Sono passati 844 giorni dal 21 gennaio 2022, quando il diciottenne Lorenzo Parelli perse la vita nello stabilimento della Burimec, nell’ultimo giorno del tirocinio che lo studente del Bearzi aveva svolto nell’azienda di Lauzacco. A distanza di quasi due anni e mezzo si è aperta nella mattinata di martedì 14 maggio in tribunale a Udine l’udienza preliminare per la morte del giovane, che vede imputate tre persone fisiche e la stessa società in cui il ragazzo di Morsano di Strada stava concludendo il percorso di stage.
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Nell’aula al secondo piano del palazzo di giustizia di largo Ospedale Vecchio, davanti al giudice per le udienze preliminari Carlotta Silva si sono presentati i legali di Pietro Schneider (avvocato Stefano Buonocore), legale rappresentante della Burimec, Claudio Morandini (difeso dai legali Daniele Pezzetta e Alessandro Ventura), il dipendente con cui lo stagista stava lavorando e che per primo, appunto, lo avvicinò per un disperato tentativo di soccorso, ed Emanuele De Cillia (avvocato Rossana De Agostini) il tutor cui Parelli, al quarto anno del Centro di formazione professionale dell’istituto salesiano Bearzi di Udine, era stato affidato e che quel giorno non si presentò al lavoro per malattia. L’ipotesi, per tutti, è l’omicidio colposo, ciascuno per la sua parte di presunte responsabilità.
L’udienza di martedì 14 è stata interlocutoria: è servita, tecnicamente, all’instaurazione del contraddittorio: i legali degli indagati avranno ora un mese e mezzo per valutare l’eventuale richiesta di accedere a riti alternativi. All’udienza, che come previsto in questi casi si è svolta a porte chiuse, non hanno partecipato la famiglia di Lorenzo nè il legale che l’ha assistita in questi mesi.