Statua di Aldo Moro imbrattata a Padova e scritte anti Israele: perquisiti tre militanti del Levante

Svolta nelle indagini sull’imbrattamento della statua di Aldo Moro in via Altinate a Padova, avvenuta il 26 gennaio scorso in occasione della Giornata della Memoria.

Dalla prima mattinata di martedì 14 maggio, la Digos della Questura di Padova sta eseguendo perquisizioni personali e locali delegate dalla Procura della Repubblica di Padova, a carico di tre persone appartenenti al centro sociale Levante, ex Gramigna, e alla stessa sede del movimento.

I provvedimenti di perquisizione sono stati disposti in ordine ai reati di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici, nonché deturpamento ed imbrattamento, vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali, e della Forze Armate, in concorso tra loro.

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L’imbrattamento era avvenuto nella notte del 26 gennaio in via Altinate, al Centro Culturale San Gaetano. Con la vernice rossa era stato ricoperto il volto della statua dell’onorevole Aldo Moro, nonché, sempre con vernice rossa imbrattato e ricoperto la targa con i nomi dei cinque agenti della scorta - appuntato dei carabinieri Domenico Ricci, maresciallo Oreste Leonardi, gli agenti di pubblica sicurezza Giulio Rivera e Raffaele Iozzino e il vice brigadiere Francesco Zizzi – uccisi dalle Br che rapirono Aldo Moro.

Individuate anche numerose scritte contro lo stato di Israele ed inneggianti all’intifada, sulle mura del palazzo storico dove ha sede il Centro Culturale San Gaetano.

Nel mirino della Questura sono finite tre persone, due uomini ed una donna militanti del Circolo Proletario Comunista “Levante” (ex Gramigna). Sono in corso accertamenti investigativi anche riguardo ad altre analoghe e recenti scritte.