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World News
Май
2024

Patteggia una pena di 4 mesi per i maltrattamenti ai suoi cani

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Il cacciatore di Carbonara di Rovolon che maltrattava i suoi tre cani – Fiume, Bosco e Mina –, al punto tale che la Procura nell’estate del 2023 li aveva fatti sequestrare e fatti affidare alla Lav, è stato condannato dal Tribunale di Padova a 4 mesi di reclusione (pena sospesa e non menzionata nel certificato del casellario giudiziale). Il Gip ha accolto la richiesta di patteggiamento dell’imputato. Sentenza che non soddisfa affatto la Lav, che dà notizia dell’aggiornamento giudiziario e commenta: «Sono stati completamente ignorati gli elementi di gravità del fatto, evidenziati nella memoria depositata e confermati dai referti veterinari – spiega in una nota la Lega antivivisezione - le condizioni psicofisiche dei cani, sia dal momento del sequestro che tutt’ora e per quanto riguarda il cane Bosco dovute alla violenza commessa dal condannato sono irreversibili».

L’associazione animalista contesta la mancanza di menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale che comporterebbe il rischio che all’imputato vengano nuovamente affidati degli animali col pericolo di maltrattamenti. «Sebbene ci sia stata una condanna, non siamo soddisfatti dell’esito dell’udienza perché è stato evitato il dibattimento e la pena proposta dai legali dell’imputato e accettata dal Gip è ridicola rispetto ai maltrattamenti subiti dai tre segugi», aggiunge la Lav.

«Rappresenta inoltre un pericoloso precedente in quanto non ha alcun valore deterrente per chi pensa di poter rinchiudere i cani tra i loro escrementi picchiandoli ogni giorno. I cani oggi sono al sicuro perché svincolati dalla vicenda giudiziaria grazie alla nostra richiesta di alienazione che ha permesso, tramite deposito cauzionale, di confiscarli, ma portano ancora i segni delle percosse e delle vessazioni con cui hanno convissuto per anni. Ancora una volta gli animali pagano l’assenza di una normativa che attribuisca alle loro sofferenza e alla loro vita il giusto valore. La Commissione giustizia della Camera non calendarizza la discussione sulla legge contro i maltrattamenti».