LBA UnipolSai Playoff 2024 QF #Gara1: Trento risale a passo deciso e scala dominando il monte Olimpia, brutta però l’immagine lasciata dai meneghini

Assago (MI), 12 maggio 2024 – Comincia la salita, quella seria, per raggiungere la vetta della catena montuosa chiamato Scudetto. Gli LBA Playoff del 2024, son serviti con la prima ascesa dal campo base. Per Trento la montagna si chiama Olimpia, che pareva avesse una quota irraggiungibile anche per il corregionale Reinhold Messner. Invece passo […]

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Assago (MI), 12 maggio 2024 – Comincia la salita, quella seria, per raggiungere la vetta della catena montuosa chiamato Scudetto. Gli LBA Playoff del 2024, son serviti con la prima ascesa dal campo base. Per Trento la montagna si chiama Olimpia, che pareva avesse una quota irraggiungibile anche per il corregionale Reinhold Messner. Invece passo dopo passo, dopo lo scivolone nel crepaccio al primo quarto, i tridentini guidati dal “milanese” Galbiati hanno risalito il versante interno con Cooke ed il versante esterno con Baldwin.

Erano mesi che non si riusciva ad invertire la rotta per risalire. le ultime sfide hanno visto Milano vincerle tutte, anche se quella di oggi pareva poter essere il remake dell’ultima sfida, cui però la rimonta non si compì. Ma oggi la musica ha cambiato violino.

Come fossero Compagnoni e Lacedelli, i due americani in divisa bianconera, volano come il simbolo ed il nome della propria squadra: come Aquile. Il primo in testa a Melli ed Hines, l’altro invece sopra tutti gli esterni predisposti ad impedirne l’attacco della cordura. Tante le “picconate” date dalla squadra del Presidente Luigi Longhi. Picconate che il monte ha sentito con molta sofferenza in questa gara 1 di LBA Playoff 2024.

Già, il monte che pareva insormontabile è stato domato, almeno per il primo arrivo al campo denominato #Gara1. Monte che però ha concesso tanto, con delle frane che al posto di bloccare il sentiero, ne ha invece agevolato il passo. Come se una forza magnetica al nucleo non attirasse ma respingesse. E tante le idee respinte tra i giocatori di Ettore Messina. Che a differenza di Ardito Desio, non ha soppresso le polemiche interne alla compagine da lui medesimo allenata. Risposte brusche, aiuti non arrivati, “5” non schiacciati, azioni egoiste ed egotiste. 

Uno spettacolo indecoroso per il pubblico più numeroso in Italia. Uno scempio, senza mezzi termini. L’inguardabile separazione della crosta che avvolgeva i 12 a referto non ha creato il fenomeno naturale, ma anzi si è trasformata in una pianura arida che ha permesso agli ospiti di espugnare il fortino Unipol. 

Nessuna scusa, nemmeno dopo qualche piccola svista arbitrale, forse suddita o forse solo di ridotta comprensione del gioco da parte dei 3 “sherpa” arbitri. Una prestazione altamente preoccupante per le velleità della squadra neo tristellata. 

EA7 Emporio Armani Olimpia Milano – Dolomiti Energia Trentino 84-85
(Tabellini all’interno)

Ora tocca il secondo passo: arrivo al Campo #Gara2. Chissà se la montagna Olimpia voglia interrompere la scalata tridentina, tornando a dimostrare la propria imponenza dimostrata tutta la stagione italica oppure le scosse telluriche viste in questo primo tratto sono davvero inarrestabili da far crollare tutto. Solo Martedì lo sapremo, ormai non più certi di nulla, come in una settimana di primavera.

SALA STAMPA

HIGHLIGHTS

Luciano Lucio Pizzi

@Lubos1081

 

 

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