Opere per 600 milioni nel piano triennale della Regione Fvg: ecco quali sono le priorità
Dai 300 milioni per contenere il traffico lungo la statale 13 Pontebbana ai 20 mila euro per lavori in amministrazione diretta su beni demaniali di proprietà pubblica. La giunta Fedriga, su proposta dell’assessore a Infrastrutture e Territorio Cristina Amirante, ha approvato il Programma triennale 2024-26 dei lavori pubblici di competenza della Regione, un moloch di 150 opere per un importo totale di interventi programmati pari a 589 milioni.
Il documento
Il documento è previsto dalla legge regionale 14 del 2002, “Disciplina organica dei lavori pubblici”, che all’articolo 50 dispone il visto dell’esecutivo sull’elenco delle opere incompiute, quelle da realizzare e quelle presenti nel Programma triennale precedente, ma non più riproposte. «Un’operazione trasparenza – spiega l’assessore – che mette in fila tutte le voci e gli importi, con l’aggiunta delle stime dei costi suddivise per singole annualità. Parliamo di opere che la Regione in avvio di legislatura ha indicato come strategiche e delle quali sono in corso le progettazioni, così che nel quinquennio le vedremo in buona parte avviate, se non concluse».
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Le opere
Il valore più alto, 300 milioni, è appunto quello relativo alla Gronda Nord di Pordenone (al momento, con 30 milioni, è finanziato un primo lotto in via di progettazione), un tracciato viario che dall’uscita autostradale della A28 a Fontanafredda dovrebbe collegare le zone industriali di Porcia e Paradiso, direzione Pordenone. Un progetto cui si aggiunge un ulteriore dossier sul nodo tra Codroipo e Casarsa, che crea non pochi problemi di viabilità verso Udine.
Al secondo posto per importo (150 milioni) ci sono i lavori di restauro e risanamento conservativo dell’edificio 118, dei magazzini multipiano 7 e 10 e dell’Hangar 21 per l’insediamento dei nuovi uffici regionali in Porto vecchio a Trieste. Al terzo e al quarto (due tranche da 60 e 20 milioni), i tronchi 2 e 3 del tratto regionale della ciclovia nazionale turistica Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia.
A completare la top ten del Programma triennale, le opere di completamento dei lavori previsti per impianti di bonifica (13, 5 milioni), la riqualificazione e messa in sicurezza della Terrazza a Mare di Lignano (11,5 milioni), l’urbanizzazione dell’area ex Eurofer in comune di San Giorgio di Nogaro (10,3 milioni), la rimozione della peci benzoiche nella macroarea 8 dello stabilimento Caffaro di Torviscosa (7,8 milioni), il restauro delle facciate del palazzo regionale in piazza Unità a Trieste (7,5 milioni) e l’intervento, definito «urgente», di ripristino del dissesto dell’area demaniale marittima statale nell’ambito del Porticciolo di Grignano (7,43 milioni). Si tratta in diversi casi di opere più volte annunciate, ma mai partite, che la Regione deve però inserire nel documento ogni anno nel rispetto della normativa.
La prima annualità
Nella scheda E che compone l’allegato di accompagnamento della delibera si trovano proprio i lavori da avviare nella prima annualità, per i quali sussiste la fonte di finanziamento, stanziata nello stato di previsione o nel bilancio o in ogni caso disponibile nel rispetto del codice appalti. Lì compaiono i lavori nel Porticciolo, iniziativa «ambiziosa» destinata a rilanciare un’area «di innegabile pregio», ha detto Amirante giorni fa ufficializzando il parere positivo della Regione al Progetto esecutivo.
Nella novantina di opere finanziate della scheda E (per un totale di 213,5 milioni di euro) entrano, tra le altre, un’altra riqualificazione della costa, ma stavolta a Duino (150 mila euro sul 2024 per un costo totale di 1,3 milioni), il restauro e il risanamento conservativo dell’immobile di Riva Nazario Sauro, vale a dire Palazzo Vucetich (5,7 milioni), la messa in sicurezza del “Padiglione Necroscopia” e “Padiglione L” dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste (500 mila).
A Gorizia, la manutenzione straordinaria dell’immobile sede del Centro per l’impiego (990 mila), i lavori della copertura del museo della Grande Guerra in Borgo Castello (470 mila), l’adeguamento antincendio dell’Ufficio Tavolare (420 mila) e del Provveditorato agli studi (250 mila).
A Udine, ecco invece l’impianto di rilevazione incendi e illuminazione di sicurezza di Palazzo Antonini-Belgrado, ex prefetto e fabbricati annessi in piazza Patriarcato (810 mila), ascensore e climatizzazione nell’immobile pubblico di via della Prefettura (600 mila), la riqualificazione del sistema antincendio del Palazzo della Regione di via Sabbadini (450 mila) e svariate manutenzioni di torrenti nel territorio provinciale.
A Pordenone, Gronda Nord a parte, anche l’impianto fotovoltaico a servizio di una Comunità energetica rinnovabile a Spilimbergo (2,5 milioni), i lavori nell’immobile di via Oberdan nel capoluogo (300 mila) e la manutenzione di corsi d’acqua, dei presidi antincendio e delle strade forestali nei comuni della fascia pedemontana pordenonese da Caneva a Cavasso Nuovo (160 mila).
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