Guerra a Gaza, media: “Veicolo delle Nazioni Unite colpito vicino al valico di Rafah, ferito dipendente dell’Oms”
Un veicolo dell’Onu è stato compito in un raid vicino al valico di Rafah, nel sud della Striscia Gaza. La notizia è stata diffusa da report palestinesi e ripresa da Haaretz. Secondo quanto riferito da al Jazeera “un membro del personale straniero dell’Oms e un autista palestinese sono rimasti feriti mentre si trovavano a bordo del veicolo durante un bombardamento israeliano”. Come si legge sul sito dell’emittente araba “le riprese video ottenute mostrano un finestrino posteriore destro dell’auto delle Nazioni Unite danneggiato dalle schegge”. Poco prima era stata diffusa la notizia della morte di un dipendente dell’Oms, poi smentita.
Intanto i carri armati e le truppe israeliane continuano ad avanzare a Jabalia – a nord di Gaza – nelle parti orientali e centrali del campo profughi, il più grande degli otto storici di Gaza. Secondo quanto riporta al Jazeera sono in corso battaglie tra l’esercito e i gruppi palestinesi. Tutto questo mentre nel sud della Striscia l’Idf continua ad avanzare nella parte orientale di Rafah, in particolare in altri quartieri della stessa area più vicini al centro dopo aver preso un’importante arteria tra le due zone. A Rafah – ha fatto sapere il portavoce militare israeliano – “in combattimenti ravvicinati sono stati attaccati obiettivi di Hamas, ucciso terroristi e localizzati armi e lancia razzi”. I soldati – ha aggiunto la stessa fonte – “hanno distrutto infrastrutture terroristiche e confiscato armi trovate all’interno una scuola”. Anche a Jabalya ci sono stati “scontri ravvicinati con diversi terroristi eliminati”. L’aviazione ha colpito “molte infrastrutture sotterranee”. Nelle passate ore sono stati circa 120 gli obiettivi militari colpiti.
E il premier Benyamin Netanyahu torna a ribadire: “O noi, Israele, o loro, i mostri di Hamas“. Parlando durante la cerimonia per il Giorno dei caduti (Yom HaZikaron) sul Monte Herzl a Gerusalemme, Netanyahu ha aggiunto che la guerra a Gaza “è una scelta tra la libertà e la prosperità contro la disperazione, l’assassinio, la violenza, lo stupro”. “Siamo determinati – ha proseguito – a vincere questa battaglia. La nostra Guerra d’indipendenza non è ancora finita. Continua in questi giorni”.
Sulla stessa linea il ministro della difesa Yoav Gallat che, in una conversazione telefonica con il segretario di stato Usa Antony Blinken, ha ricordato “l’impegno di Israele nel continuare ad operare per raggiungere gli obiettivi della guerra: il rilascio dei 132 ostaggi e la distruzione di Hamas“. Lo ha fatto sapere l’ufficio di Gallant secondo cui i due hanno “discusso degli sviluppi a Gaza, incluse le operazioni dell’Idf nella Striscia contro il terrorismo e l’azione mirata nell’area di Rafah contro i restanti battaglioni di Hamas e per la sicurezza dei valichi”.
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