ATP Roma: tra Napolitano e gli ottavi di finale c’è il gigante Jarry. “Ci vorrà qualità, devo prendere l’iniziativa”-
Stefano Napolitano è a caccia degli ottavi di finale agli Internazionali Bnl d’Italia del Foro Italico. Quest’oggi il 29enne biellese, da ultimo azzurro rimasto in gara tra uomini e donne, cercherà di strappare il passaggio del turno a Nicolàs Jarry – Grand Stand ore 14:15 – dopo aver vinto in rimonta contro il lucky loser cinese Juncheng Shang. Il cileno Jarry è un omone di 2 metri, giustiziere di Arnaldi, che a gennaio ha raggiunto il suo best ranking issandosi al diciottesimo posto. Sarà una sfida inedita per entrambi, ma il cileno parte con i favori del pronostico. Stefano sembra molto tranquillo: “Quando giochi la terza partita in un Master 1000 naturalmente un po` di nervosismo c’è, ma diciamo che so che questo match non mi cambierà la vita”.
“È una partita speciale che vivo con normalità – ha detto Stefano intervistato da La Gazzetta dello Sport. Le giornate qui a Roma mi hanno dato dei bei momenti. Darò tutto per fare in modo che sia un’altra bella giornata, ma so che sarà una sfida complessa: Jarry è un giocatore molto in forma, è aggressivo, ha un ottimo servizio. Ha appena battuto Arnaldi e questo dimostra che sta giocando a un buon livello, perché Matteo è un giocatore forte“.
A livello tattico Napolitano ha idee precise in mente: “Bisognerà iniziare bene il gioco, servizio e risposta saranno ancora più importanti, perché se comanda il gioco sempre lui diventa difficile, è un giocatore molto potente. Ci vorrà qualità, dovrò cercare di farlo giocare da posizioni scomode. E prendere l`iniziativa quando ne avrò la possibilità“. Riuscire a farlo muovere il più possibile, variare il gioco, i tagli, sono tutte armi a disposizione del biellese che sa quanto il cileno può far male se ha tempo di colpire da fermo.
Attualmente numero 125 del ranking mondiale ATP, Napolitano è entrato nel main draw di Roma grazie ad una wild card. Nel 2023 l’atleta classe 1995 era sprofondato negli inferi: numero 555 al mondo e autostima sotto i tacchi, per una crescita tecnica frenata dagli infortuni. “Ogni giorno mi alleno per dare il meglio: ho passato momenti bui, ma con l`aiuto preziosissimo e fondamentale del mio staff siamo riusciti a toglierci delle belle soddisfazioni”. Questo 2024 può davvero essere considerato l’anno della rinascita visto che ha già vinto 2 Challenger (Bangalore e Madrid), ma mai era arrivato ad un terzo turno di un Master 1000.
Sognare non costa nulla, lo sa il padre Cosimo, maestro di tennis, che continuerà a seguirlo in tv, a distanza, facendo il tifo da Biella con familiari e amici. “Quello che mi sta accadendo è un messaggio di speranza a chi non è un fenomeno a 18 anni – conclude Stefano. In generale non si ha pazienza di aspettare, ma ognuno di noi ha tempi di maturazione diversi. Non si può essere sempre Top 100 entro i 23 anni”.