A Trieste il convegno nazionale sul cancro al seno: «Aderire agli screening riduce la mortalità»
TRIESTE Si parlerà, tra i vari temi, di Ai, di approcci di sistema e di come non lasciare nessuna donna indietro negli sforzi per individuare precocemente i tumori al seno nel convegno nazionale del Gruppo italiano di screening mammografico (Gisma). Il congresso, che si terrà dal 15 al 17 maggio a Trieste, si tiene in Fvg per la prima volta. Ha un denso programma, che include anche un confronto con il sistema della Slovenia.
I dati
La diagnosi precoce «riduce sensibilmente la mortalità delle donne e permette di beneficiare di trattamenti meno invasivi. La sopravvivenza dopo 5 anni è pari al 90% nelle forme individuate precocemente» pertanto «è importantissimo rispondere agli inviti di screening. Invitiamo le donne a sottoporsi con fiducia agli esami, che sono fatti con le migliori tecnologie e competenze».
Lo sottolinea Silvia Deandrea, presidente di Gisma. «In Italia c’è molta attenzione per il cancro al seno. C’ è una lunga tradizione, ed è qui che è nata una grande associazione di pazienti, Europa donna – afferma –. Questo tipo di associazioni sono importanti perché aiutano a veicolare ai cittadini argomenti complessi». «Ma la situazione, in termini di adesioni agli screening è ancora migliorabile, c’è un grande divario tra il Nord e il Sud, dove il Sud stenta a partire», aggiunge. «Nel nostro convegno valorizzeremo l’aspetto multidisciplinare della nostra società scientifica, interfacciandoci con altre coinvolte nella diagnosi e cura dei tumori al seno», spiega.
Le innovazioni
«Ci saranno inoltre presentazioni legate alle varie innovazioni. Parleremo ad esempio del fatto che l’Ai sta facendo strada nella lettura delle mammografie: gli studi più recenti indicano che la correttezza di queste metodiche si sta avvicinando a quella dei migliori lettori umani, fa già meglio di lettori non molto esperti. Può dunque dare un ausilio importante nell’efficientamento del sistema, può dare una prima relazione di sospetto». Il confronto con l’approccio della Slovenia, inoltre, vuole «valorizzare la realtà di Trieste come terra di confine», aggiunge. «Hanno un programma di screening molto ben organizzato. Il Paese sarà nostro partner in un progetto europeo volto a promuovere gli screening», conclude.
Il programma
Nella giornata di apertura del convegno, mercoledì, si terrà una Lezione magistrale di Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) fino al 2023 e docente a Udine dal titolo «Accesso ed universalità del servizio sanitario nazionale: tra le fragilità delle persone e le fragilità del sistema». Poi, tra mercoledì e giovedì, ci saranno una serie di incontri per favorire un approccio multidisciplinare, di sistema, e per aggiornarsi sulle tecniche più avanzate con altre società scientifiche, quella dei senologi chirurghi, dei radiologi, degli oncologi, degli epidemiologi. Venerdì la giornata dedicata al confronto con il sistema di screening della Slovenia e alle associazioni di pazienti.
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