Pagelle Giro d’Italia 2024: Milan è il migliore, ora diventi continuo; Ganna scalda il motore
PAGELLE GIRO D’ITALIA 2024
Quarta tappa, martedì 7 maggio
Jonathan Milan, 10: che fosse il velocista più forte al Giro lo si sapeva ancor prima della partenza e se ne era avuta una dimostrazione anche ieri, quando solo un errore di posizionamento gli aveva impedito di alzare le braccia. In questa Corsa Rosa nessuno può raggiungere il picco di velocità dell’italiano. Ad oggi Milan si contende la palma di miglior velocista al mondo col belga Jasper Philipsen, al momento più completo rispetto all’azzurro (nella sua bacheca figura già una Milano-Sanremo ed è giunto due volte 2° alla Parigi-Roubaix) ed impegnato a luglio al Tour de France. Assodato che Milan sia il miglior velocista del Giro d’Italia, ora dovrà compiere un ulteriore step, ovvero quello di infilare vittorie in serie, come facevano in passato Cipollini e Petacchi. Ne ha tutte le possibilità, deve diventare cinico ed implacabile, senza accontentarsi.
Simone Consonni, 9: un ultimo uomo davvero eccezionale. Svolge il suo lavoro in maniera egregia e pilota Milan sino a 300 metri dall’arrivo. Meglio di così non poteva fare.
Kaden Groves, 7,5: l’australiano risale con grande veemenza negli ultimi 50 metri, ma non basta per contenere la debordante potenza di Milan.
Phil Bauhaus, 6,5: si conferma un buon velocista, più piazzato che vincente. Dopo i due successi in carriera alla Tirreno-Adriatico, sogna di lasciare il segno anche al Giro d’Italia, ma non sarà semplice con il parterre di sprinter presente in questa Corsa Rosa.
Tim Merlier, 5: oggi il belga rimane inchiodato allo sprint, forse a causa di un rapporto troppo duro. Chiude in quinta posizione.
Olav Kooij, 5,5: quarta piazza per l’olandese, di un anno più giovane rispetto a Milan. Per il momento sembra mancargli qualcosa in termini di velocità massima, ma non andrà sottovalutato nelle prossime volate.
Fernando Gaviria, 4: anche oggi anonimo, mai in lizza per la vittoria. Peraltro si era anche staccato sulla Colle del Melogno, sintomo di una condizione non ideale.
Davide Ballerini, 6: un sesto posto che fa morale dopo una primavera travagliata.
Filippo Ganna, 8: ha dato spettacolo con una rasoiata da finisseur, attaccando poco prima dell’imbocco del Capo Mele e venendo ripreso ad 800 metri dall’arrivo. Sta scaldando il motore in vista della cronometro di venerdì. Oggi forse ha sprecato energie preziose nelle prime battute della tappa, quando era entrato nella fuga iniziale, salvo rialzarsi dopo una ventina di chilometri.