Pallacanestro Trieste a caccia del bis sul parquet di Torino: il cinismo è giusto, ma Ciani non mollerà
TORINO. Fare finta che il primo atto non conti. La Pallacanestro Trieste stasera alle 20.30 a Torino ha la possibilità, vincendo anche gara2, di mettere una colossale ipoteca sulla qualificazione alle semifinali dei play-off. Per arrivarci, tuttavia, dovrà cominciare dal gestire con cautela le indicazioni dell’altra sera. Nei play-off ogni gara fa storia a sè, non lascia eredità. L’unica arma che la squadra di Jamion Christian deve necessariamente conservare è il cinismo con cui ha letto l’ultimo quarto, punendo le forzature e le debolezze dei piemontesi. Guai, però, se Trieste si sentisse già la qualificazione in tasca consapevole che dopo lo scoglio di stasera potrà contare finalmente sul fattore campo per chiudere la serie.
COSA VA La squadra sembra arrivata in condizione all’appuntamento con i play-off. L’unico vero debuttante in questo genere di sfide era Eli Brooks, poteva essere l’anello debole e invece l’ex Michigan si è rivelato il migliore. Ha approcciato il match nel modo giusto, lui che nella gara della fase a orologio aveva sofferto in difesa. Si è preso responsabilità offensive con personalità da leader. E nei play-off i leader non sono mai abbastanza.
La differenza tra Torino e Trieste è stata riassunta bene da Franco Ciani in sala stampa nel dopopartita. I biancorossi hanno una panchina più profonda, più soluzioni e arrivano ai play-off in salute dopo aver recuperato Reyes e Vildera, la Reale Mutua invece nelle ultime settimane ha avuto tre pedine (Pepe, De Vico e Kennedy) alle prese con problemi fisici. Il potenziale di Trieste è maggiore, anche se nel corso della stagione regolare è rimasto inesploso.
I RISCHI Torino ha accusato cinque sconfitte di fila. Stasera è obbligata a una reazione di rabbia e d’orgoglio e Kennedy, debitamente catechizzato dopo la partita disastrosa dell’altra sera, mostrerà un volto diverso. Facile prevedere che sin dalla palla a due la squadra di Ciani cerchi di fare pressione, con intensità, per incrinare le sicurezze degli uomini di Christian.
Trieste non può farsi trovare impreparata di fronte a un forcing e a un agonismo acceso che Torino cercherà di far durare 40 minuti. Serviranno nervi saldi, senza farsi irretire nè subire il gioco che la Reale Mutua cercherà di imporre. I biancorossi domenica hanno dato una dimostrzione di personalità, stasera servirà una conferma.
In una serie fatta di diversi incontri ravvicinati è fondamentale gestire il minutaggio pensando anche alla gara successiva. L’altra sera Christian ha impiegato tre uomini - Ruzzier, Reyes e Vildera - oltre 30 minuti, Brooks 28 e Filloy 25. Ripetere lo stesso minutaggio sarebbe un rischio, soprattutto per il play che stasera verrà presumibilmente sottoposto a un trattamento di riguardo da parte di Schina e degli altri piccoli di Ciani. Converrebbe in questo caso estendere la staffetta con Bossi per preservare le energie di Ruzzier, così come potrebbe essere il caso di riportare nelle rotazioni Campogrande (con Menalo, irrilevante in gara1 con neanche 50 secondi di presenza, dirottato in tribuna) e dare qualche minuto in più a Deangeli per far rifiatare durante il match Filloy e Reyes. Venerdì si giocherà ancora e i play-off richiedono lucidità tattica ma anche attenzione nella gestione.
Dopo il successo in gara1 la PallTrieste è nelle condizioni di essere padrona del proprio destino e regalarsi davanti al proprio pubblico il pass per le semifinali. Anche in questo caso è attesa a un segnale di svolta rispetto al passato quando, in situazioni simili, non ha saputo sfruttare le occasioni. «I play-off sono un’altra cosa» è stato ripetuto. Ecco il momento per la riprova.