Il vice premier Salvini a Pavia per Assolombarda: «Industriali, fatevi sentire per difendere le infrastrutture da chi dice sempre “no”»
E’ arrivato poco dopo le 17 a Palazzo Esposizioni il vice premier Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture per le Assise 2024 della sede di Pavia di Assolombarda, dal titolo ‘Your Next Pavia’. E dopo un elenco di progetti in corso o finanziati ha lanciato un appello agli industriali pavesi: «Io farò la mia parte ma voi fatevi sentire per difendere le opere di cui avete bisogno da chi dice sempre no».
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Le Assise di Pavia sono un momento di condivisione, di riflessione e di confronto fra gli attori economici, sociali e istituzionali del territorio. L’occasione è stata l’aggiornamento del Piano Strategico per il territorio, varato 4 anni fa da Assolombarda che raccoglie non solo gli avanzamenti e le criticità dei cantieri del territorio, ma anche l’analisi economica e un quadro approfondito e dettagliato sulla filiera della calzatura realizzati dal Centro Studi di Assolombarda.
A fare gli onori di casa il commissario della Camera di Commercio Giovanni Merlino: «In provincia di Pavia la ricchezza creata è pari a 13 miliardi ed è cresciuta 5,7 %: meno della Lombardia, dell’Italia. Dobbiamo creare ricchezza non dalla rendita, ma dal lavoro professionale e produttivo». Un accenno anche all’accorpamento della Camera di commercio con Cremona e Mantova: «L’anno scorso abbiamo investito 4,6 milioni di euro, per ora 5 milioni e cresceranno ancora. Il futuro sarà diverso, con l’accorpamento non saremo più autonomi: dobbiamo però fare in modo che le risorse del territorio siano allocate qui e non altrove».
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Il presidente di Assolombarda Alessandro Spada ha aperto i lavori ribadendo quali sono i tre temi centrali per gli industriali: «La centralità dell’Europa, l’energia e le infrastrutture. Il nostro territorio ha un fortissimo Dna di integrazione, Bruxelles è il posto più rilevante per le politiche industriali: in questa realtà abbiamo sviluppato la nostra industria. Certo è che occorre correggere alcune politiche europee, come quelle su sostenibilità ambientale, imballaggi e auto. Noi siamo per la transizione ecologica, ma ogni transizione ha bisogno di tempo per svilupparsi e di rispetto per l’industria: se le trasformazioni sono radicali, occorrono investimenti importanti da parte dell’Europa. Inoltre crediamo che la sfida tra tecnologie porti alla vera evoluzione e dunque non sia corretto dare la preferenza a una sola di esse, per esempio l’elettrico nel campo dell’energia. Tutte devono poter competere». Infine, ha spiegato Spada, «manca una strategia industriale unitaria».
Sull’energia Spada ha confermato la posizione degli industriali sul nucleare: «Il nucleare oggi è pulito ed è l’unica fonte di energia che può offrire un approvvigionamento costante: per questo siamo assolutamente favorevoli. Politica, istituzioni, formazione devono lavorare insieme per promuovere questo nucleare pulito, che produce poche scorie e permette di offrire una fornitura di energia a base costante, fondamentale per il nostro Paese. Non dimentichiamo che sulle nostre teste ci sono 130 centrali nucleari di vecchissima impostazione: il problema in questo senso c’è, ma il nucleare ci serve per avere energia a prezzi competitivi».
Le infrastrutture
Quello delle infrastrutture risulta, per Assolombarda, uno degli snodi strategici che rallenta una salda ripresa e un sicuro avvio verso un percorso di riequilibrio territoriale, fondamentale per la crescita economica del pavese.
«Siamo convinti da sempre che le infrastrutture siano centrali per la piena competitività di un territorio come quello Pavese che esprime innovazione ed eccellenze industriali - ha dichiarato Spada -. Con questa consapevolezza, abbiamo molto apprezzato che, con la scelta del commissario, la superstrada Vigevano - Malpensa abbia ottenuto il finanziamento delle tratte A e C. Una infrastruttura fondamentale affinché Vigevano e la Lomellina non soffrano più un isolamento che ha effetti negativi pesanti sull’economia del distretto. Allo stesso tempo apprezziamo sicuramente l’inserimento del nuovo Ponte della Becca nel contratto di programma di ANAS. Ora chiediamo che la realizzazione di quest’opera venga finanziata quanto prima. Riteniamo, poi, cruciale per il rilancio del territorio che si proceda celermente a trovare le risorse per il quadruplicamento di tutta la linea Milano-Pavia-Tortona lungo il Corridoio Reno-Alpi, strategico per i collegamenti con il porto di Genova e che venga raddoppiata la linea ferroviaria tra Milano e Mortara - che ancora manca di un progetto definitivo e dei relativi finanziamenti. E, inoltre, che si trovino nuove soluzioni al posto della tratta autostradale tra Broni e Stroppiana. Queste sono per noi priorità perché i collegamenti infrastrutturali sono sia una leva di competitività ma anche di sicurezza economica e autonomia strategica».
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Il vice premier Salvini
L’inizio dell’intervento del vice premier Salvini non è dei più incoraggianti: «Con tutto quello che ho stanziato nel weekend per Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova devo vedere quel che mi avanza per Pavia». Ma arriva l’applauso quando parla dell’accorpamento delle Camere di commercio: «Non entro nel merito dell’accorpamento di camere di commercio di territori economicamente molto diversi, ma non posso passare il tempo ad occuparmi di quel che non è stato». E parla anche di ente provincia: «Deve esserci un ente intermedio tra un piccolo comune della Lomellina e la Regione, credo che la reintroduzione della Provincia o comunque di un ente intermedio sia fondamentale». Poi passa al commissariamento: «Un anno e mezzo fa – spiega – ho trovato 117 opere commissariate: se il commissariamento è una eccezionalità, allora devi dare un segnale con procedure eccezionali. Ma se il commissariamento non è eccezionalità ma la prassi evidentemente qualcosa non funziona». Sulla Regione Salvini spiega del piano di finanziamento di opere pubbliche «mai così grande dal Dopoguerra». «Abbiamo 39 miliardi del Pnrr per il traffico su rotaia, dato che non si possono fare strade e aeroporti, e stiamo investendo sull’alta velocità e le linee pendolari», spiega Salvini. Ha poi snocciolato i dati locali: «Per la Vigevano – Malpensa 350 milioni finanziati per 18 chilometri. Sul ponte della Becca nel contratto di programma firmato tra Anas e ministero ci sono i soldi per la progettazione del nuovo ponte; sulla Milano – Pavia – Tortona i lavori saranno avviati nel secondo semestre 2024 e per la Milano-Mortara stiamo lavorando a un accordo con autostrade e ferrovie sulle priorità e spero di inserirla tra le priorità del 2025». Il ministro ha spiegato che la sua missione è «aprire cantieri, chiudere cantieri, fare infrastrutture, semplificare».
«Che Europa abbiamo in testa come governo? – prosegue -. Un'Europa che fa alcune cose, ma che le fa bene. Non credo che De Gasperi pensasse all'Europa pensando agli imballaggi o alle auto elettriche. L'Europa nacque per garantire pace, benessere e piena occupazione e bisogna garantire che l'Unione Europea lavori per garantire pace, benessere e piena occupazione».
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Parla dei 200 miliardi tra fondi europei per il Pnrr e altri fondi a disposizione per le infrastrutture. E di come tutti chiedano tangenziali e autostrade da Cantù, a Cremona, a Mantova: «Io metto a disposizione il ministero per fare quel che serve ma all’assemblea degli industriali chiedo di darmi una mano e farvi sentire. In ognuno dei cantieri da Genova a Bari c’è il comitato del no, l’esposto alla Procura, il ricorso al Tar, la Soprintendenza. Ho decine di milioni di euro fermi per questi motivi, e capisco che gli industriali hanno poco tempo ma vi chiedo di farvi sentire per difendere le infrastrutture di cui avete bisogno».
Il quadro economico recente e le prospettive al 2024
Valeria Negri, direttrice del Centro studi Assolombarda, ha presentato due analisi territoriali: il quadro economico con le prospettive per il 2024, e il focus sulla filiera della calzatura. Ha parlato anche di lavoro: 5mila disoccupati in meno rispetto al 2022, cala la disoccupazione giovanile dal 25% al 19% del 2023, ma è «ancora troppo elevato» nel momento in cui le imprese faticano a trovare una figura su due di quelle necessarie.
Il 2023 è stato un anno di crescita ancora positiva per l'economia di Pavia, che l'anno scorso ha fatto segnare un Pil aumentato di un valore superiore a quello del 2019 del 4,2%, una performance migliore di quella nazionale (3,5%), e di 4,5 miliardi di fatturato estero nel 2023, con un incremento dello 0,6% rispetto al 2022, mentre l'Italia, sebbene su un massimo storico, è rimasta ferma.
Le attese per il 2024 sono di una ulteriore crescita pari al 1,0%, una espansione allineata alla Lombardia e ancora al di sopra delle stime più recenti per l'Italia. In chiusura del 2024 Pavia si posizionerebbe su un livello di valore aggiunto maggiore del 5,3% rispetto al pre Covid, inferiore alla Lombardia, che è a 6,7%, ma superiore al dato dell'Italia a 4,2%. Guardando al lavoro, nel 2023 rispetto al 2022 il numero di occupati cresce dell'1,4%.
Sul mercato del lavoro, focalizzando lo sguardo sull’ultimo anno, nel 2023 rispetto al 2022 il numero di occupati cresce di +3 mila unità (+1,4%). In parallelo, la disoccupazione continua a diminuire in modo importante e scende fino al 4,7%, con un calo di 1,3 punti percentuali rispetto al 5,9% dell’anno precedente e di -2 punti dal 2019, riducendo così la distanza rispetto alla media regionale. Il tasso pavese risulta ancora di poco superiore al dato lombardo (4,0%), ma è decisamente inferiore alla media nazionale pari al 7,7%.
La filiera della calzatura
Il distretto di Vigevano e della Lomellina, formato da materiali e componenti per le calzature, produttori di calzature e meccano calzaturiero insieme, è un ecosistema in evoluzione in grado di attivare più di 1 miliardo di euro di fatturato annuale, con un aumento del +28,5% dal 2019 al 2022. Il valore aggiunto generato dalle sue imprese incide per il 7,3% sul totale dell’industria pavese.
Focalizzando su un campione chiuso di 142 imprese, per le quali si dispone dei bilanci dal 2022 al 2019, è possibile svolgere qualche ulteriore confronto in dinamica per settori. Tutti i settori industriali nel 2022 presentano un fatturato superiore ai livelli conseguiti nel 2019, ma con eterogeneità nella performance: +40,6% i materiali e componenti per le calzature, +29,7% la produzione di calzature, +17,3% il meccano-calzaturiero. Il settore del commercio e servizi presenta, al contrario, un divario pari circa al -4%.
In termini dimensionali, prevalgono numericamente le micro imprese (fatturato 2022 inferiore ai 2 milioni di euro) che rappresentano il 60% delle imprese censite cui si affianca un ulteriore 25% di realtà di piccole dimensioni (fatturato annuo tra 2 e 10 milioni di euro). Il 12% sono medie imprese (fatturato annuo tra 10 e 50 milioni di euro) e solo il 3% (ossia 4 imprese) sono aziende di grandi dimensioni (sopra i 50 milioni di fatturato).
Il distretto presenta specificità e sinergie settoriali al proprio interno: all'interno della filiera per numerosità e vitalità si distinguono le imprese industriali della chimica e della gomma che operano a monte nel comparto dei materiali e dei componenti per le scarpe, e le realtà dei produttori di macchinari a servizio del mercato calzaturiero. Il comparto delle imprese che si occupano più a valle della produzione di calzature sta, invece, attraversando un ridimensionamento e la presenza sul territorio, pur con realtà produttive di altissima qualità, è ridotta in numero.
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Sulle infrastrutture Negri ha sottolineato il lavoro di monitoraggio sulle 15 opere giudicate fondamentali in provincia. Di queste, 4 sono certe, finanziate, in corso, e sono la tratta C della Milano - Malpensa, la riqualificazione del ponte stradale e ferroviario di Bressana, la tangenziale di Belgioioso. Ci sono poi opere in ritardo, ancora in una fase preliminare che sposta l’orizzonte di almeno 5 anni, e sono secondo la rilevazione il ponte della Becca, il quadruplicamento ferroviario della Tortona – Pavia - Milano e della Voghera – Tortona. Infine sono “in alto mare” la riqualificazione della Sp 40 Binaschina, il completamento della tangenziale di Pavia, la tangenziale di Voghera, il Casello autostradale di Pieve Albignola, la riqualificazione della Ss 35 tra Bressana e San Martino, l’autostrada Broni – Mortara, il quadruplicamento ferroviario della Pavia – Voghera e il raddoppio ferroviario della Milano Mortara.
Il Piano Strategico per il rilancio del territorio
A quattro anni dall’avvio del percorso, alcune delle indicazioni contenute dal Piano Strategico presentato nel 2020 sono diventate realtà e alcuni trend di cambiamento positivo si sono incontrovertibilmente affermati: dalla scelta di Pavia come sede della Fondazione Chips-IT, all’avvio della realizzazione del Parco Cardano con Arexpo, dai percorsi di ITS attivati, ai processi di rigenerazione dell’area ex Neca ed ex Necchi, fino ai bandi per i lavori della Vigevano-Malpensa, agli investimenti che stanno dando corpo al rilancio del termalismo in Oltrepo. Il 2023 è stato un anno di svolta per il territorio pavese, grazie anche al riconoscimento di Pavia Capitale della cultura d’impresa e allo straordinario programma di eventi e iniziative che ne è conseguito - un programma promosso da Assolombarda, ma realizzato con il coinvolgimento attivo di numerosi attori del territorio.
Il nuovo Piano ha ora una struttura composta da 5 direttrici di sviluppo: la sostenibilità, l’innovazione, il capitale umano, la cultura d’impresa e le infrastrutture. A queste cinque leve si aggiungono poi tre focus territoriali: il distretto di Vigevano, l’Oltrepò, la Carta europea degli Aiuti Regionali.
“La nostra ambizione è che da questo Piano nasca Pavia come una Green Smart Land - ha detto Nicola de Cardenas, Presidente della sede di Pavia di Assolombarda. - Dopo l’anno speciale di Capitale della Cultura d’Impresa, siamo ancor più determinati e convinti di quale possa essere il posto di questo territorio nell’economia dell’area metropolitana. Non mancano gli investimenti, pensiamo ad Arexpo e a Colline e Oltre, che hanno dimostrato di avere fiducia in questo territorio e nelle sue traiettorie di sviluppo. L’innovazione è una possibilità che abbiamo a portata di mano, avendo assistito, nell’ultimo anno, a una impetuosa accelerazione di processi che vanno verso questa direzione, tra transizioni gemelle, digital, intelligenza artificiale, green economy ed economia circolare. Invito tutti gli attori del nostro ecosistema a lavorare per immaginare iniziative che celebrino e diano ulteriore spinta a questa nostra rivoluzione verso l’innovazione. Vi sono certamente alcune situazioni critiche, in particolare, che richiedono un maggiore impegno e un cambio di passo, soprattutto alle istituzioni, come ha ben spiegato il Presidente Spada. Pensiamo soprattutto a Regione Lombardia e alla sua iniziativa per la definizione dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (AQST) della Provincia di Pavia, strumento di programmazione negoziata. Altro tema che consideriamo essenziale per il riequilibrio territoriale di alcune aree del nostro territorio è quello riferito alla Carta degli Aiuti di Stato a finalità regionale. È ora necessario che questa occasione si traduca in misure concrete di incentivazione che sfruttino tutte le possibilità.”