Sciopero dei giornalisti Rai, Ranucci: “Negli ultimi mesi c’è un clima di intimidazione politica e un’ossessione maggiore di controllo”
Nella conferenza stampa, durante la quale l’Usigrai ha illustrato le ragioni dello sciopero dei giornalisti Rai, il Fattoquotidiano.it ha chiesto a Sigfrido Ranucci cos’è cambiato con questo governo, a partire dalla riforma del governo Renzi, che ha fatto sì che sia il governo, e non più il Parlamento, a esprimere i vertici aziendali, rispetto ai precedenti.
“In questi ultimi mesi c’è un clima di intimidazione politica e un’ossessione maggiore di controllo”, spiega Ranucci. Il giornalista parla di crescenti richieste di risarcimento danni che Ranucci bolla come “pura intimidazione, anche alla luce del fatto che esiste nei cassetti del parlamento una legge contro le querele che non viene approvata”. “In più c’è tutta una serie di leggi liberticide, dalle proposte di carcere per i giornalisti alla Legge Cartabia, con la quale – continua Ranucci – se verrà approvata, dal 2025 scatterà il meccanismo per cui gli imputati, uscendo dal processo, attraverso ‘l’improcedibilità’ si potranno anche rendere anonimi. Se hanno compiuto atti che hanno danneggiato la collettività, queste persone saranno sconosciute”. “Si va verso la desertificazione dell’informazione e dal primo gennaio del prossimo anno ci sveglieremo in un mondo migliore perché non ci saranno né colpevoli, né reati e non abbiamo fatto un caz** per meritarcelo”, conclude Ranucci.
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