Ivrea, la nuova viabilità in corso Garibaldi promossa dagli eporediesi
IVREA. Pare proprio che le modifiche alla viabilità, introdotte martedì scorso per ridurre il flusso veicolare nell’area interessata dal cantiere di corso Cavour per l’elettrificazione della galleria ferroviaria, piacciano agli eporediesi. Il doppio senso di marcia in corso Garibaldi permette a coloro che sono diretti verso nord di raggiungere l’incrocio di Porta Aosta (dove è stata realizzata una rotonda provvisoria) con maggiore celerità rispetto al tradizionale giro della città. Dalle difficoltà emergono sempre opportunità: questa la sintesi del pensiero di Vincenzo Ceratti, assicuratore, sempre attento osservatore delle dinamiche cittadine. «Il problema dei lavori ha indotto a trovare soluzioni che si dimostrano ora positive - afferma -. Già in passato avevo sostenuto l’opportunità di effettuare questa modifica e pertanto la accolgo con favore. Non ha senso congestionare il nodo di Porta Vercelli quando si può far percorrere al traffico diretto verso la Valle d’Aosta un tratto di strada assai più breve. L’unica difficoltà, soprattutto nel breve spazio del senso unico alternato in corrispondenza del Ponte Vecchio, potrebbe essere dovuta alle dimensioni dei veicoli attuali, soprattutto quelli commerciali e le ambulanze, che sono quasi raddoppiate rispetto a un tempo. Se la prova dei fatti, nel tempo a venire, confermerà l’effettiva funzionalità dell’attuale viabilità spero sia mantenuta in maniera permanente».
È ancora un po’ presto per giudicare pregi e difetti della nuova circolazione secondo Paolo Diane, titolare della Casa del Cuoio a due passi dall’incrocio di via Guarnotta con corso Garibaldi. «Tuttavia non mi dispiace e quelle poche persone che si sono espresse su di essa lo hanno fatto sottolineando quanto agevoli i mezzi diretti verso nord evitandogli il giro - racconta il commerciante -. Si nota, in questi primi giorni, un po’ di smarrimento in alcuni automobilisti che non riescono a capire come interpretare le modifiche, soprattutto dopo 40 anni in cui ci si è abituati al senso unico». Diane ha solamente una perplessità: «Avrei proseguito la striscia continua di mezzeria del corso anche di fronte all’ingresso di via Guarnotta per evitare che gli automobilisti che giungono da Porta Aosta possano rallentare il traffico, proprio dietro a una curva, per svoltare».
Mentre si accinge a pagare il parcometro in piazza Borgoglio Antonio Ferrentino ricorda: «Sono sempre vissuto in questa zona e quarant’anni fa c’era il doppio senso, si viaggiava bene e non compresi perché si decise di cambiare. Le auto di un tempo erano soprattutto le 500 e quella di dimensioni più elevate era il 1100 Fiat ma credo che anche i modelli più voluminosi attuali abbiano spazio sufficiente in corso Garibaldi». Ferrentino propone anche un’altra soluzione: «Assodata la positività di questo ritorno al passato, che spero rimanga anche dopo la fine dei lavori, proporrei anche l’installazione di un semaforo in corso Botta al suo sbocco a Porta Vercelli per evitare il tappo dovuto al continuo flusso pedonale».
Laura Perego e Andrea Moretto al Caffè Gioberti distinguono i giudizi. «Commercialmente è prematuro esprimersi sull’effetto che questo cambiamento avrà sul lavoro - chiarisce Perego - ma come automobilisti siamo soddisfattissimi e raccogliamo tante opinioni in linea con la nostra. È soprattutto sull’arrivare all’ospedale con maggiore rapidità che si concentrano i commenti favorevoli, ma anche chi arriva semplicemente da Banchette o Strambino può ora raggiungere Montalto in pochi minuti». Moretto riassume: «Quest’alternativa si sta dimostrando efficace: ci auguriamo tutti che l’assetto viario rimanga così anche in futuro».Paolo Airoldi