Croissant cubici e sferici e il pain Suisse francese
Voghera. Cubi, semi sfere, e versioni alternative. In pasticceria non si ordina più la classica brioche: il croissant cambia forma. A Voghera, il Caffè Le Esperidi di Emilio Cerri dove tutto - dolce, salato, panetteria, pasticceria da ricorrenza e venti tipi di croissant - è a produzione propria, l'ultima arrivata è l'ormai nota brioche cubica che cavalca l'onda di un trend esploso soprattutto sui social (grazie ai primi croissant prodotti alla Farmacia del Cambio di Torino e successivamente a Genova e a Milano). «I nostri clienti hanno lanciato la sfida: voi che fate di tutto, perché non provate a fare le brioche cubiche? Così, abbiamo fatto realizzare ad hoc gli stampi quadrati in cui si inserisce l'impasto. Le proponiamo semplici, oppure con pistacchio, crema o marmellata».
Croissant cubo, dal cuore morbido e profumato e lati più fragranti, anche per Federico Fornaro della Pasticceria Casaschi, che lo propone in versione vuota, con purea di lamponi o farcito con crema pasticcera alla vaniglia. Non solo, qui nel bancone in cui si trovano cornetti al cioccolato, con impasto allo yogurt, vegane e veneziane, ci sono anche brioche semisferiche, a cupoletta, con caramello salato e crema pasticcera per i più golosi.
Altra colazione, altro croissant: al bancone del Fratellino di Pavia lo sguardo e la gola vengono rapiti da un pain Suisse invitante. Anche questo è un trend. Se non sapete di cosa stiamo parlando, basta consultare una delle pagine dei pasticceri francesi più seguiti del web, Cedric Grolet, per avere un'immediata voglia di provarlo: si tratta di un pain au chocolat più schiacciato, sfogliato, e ripieno di crema cotta e gocce di cioccolato.